Editoriale Gazzetta dello Sport: Cozzolino, l’uomo che gridò “scudetto di cartone” a Moratti

MILANO – Lo scudetto 2005-06, assegnato all’Inter a tavolino, per molti anti-nerazzurri è «lo scudetto di cartone» dal 19 marzo 2007. Quel giorno Massimo Moratti, come abitudine, si accingeva a rispondere ai giornalisti in attesa davanti al suo ufficio, nel centro di Milano. Dal bar accanto un tipo gli urlò: «Si tolga lo scudetto di cartone, se lo tolga!». Non un ultrà, un broker di un’importante banca nazionale, in giacca e cravatta. Salvatore Cozzolino, 42 anni, oggi ricorda: «Molti hanno pensato a un agguato. E invece giuro che fu un incontro casuale. Neppure la definizione era premeditata. “Scudetto di cartone” mi venne così, sul momento. Non mi aspettavo che Moratti si arrabbiasse a quel modo. Ma in extremis mantenne il suo aplomb. Quando gli proposi: “Mi faccia intercettare”, rispose: “Se lo metta in bocca il telefono!” Solo in bocca… Per mesi ho ricevuto minacce di tutti i tipi dagli interisti. Non mi aspettavo che l’espressione “scudetto di cartone” facesse tanta fortuna, quasi come “zero tituli”. Avrei dovuto brevettarla». A lanciare la ricerca «scudetto di cartone» su Google oggi si ottengono 52.100 risultati. Il signor Cozzolino non si è arricchito col brevetto, ma da allora è punto di riferimento per gli juventini più arrabbiati: agguerrito redattore di Juventinovero.com, giornale on line, autore del libro «Che fine ha fatto la Juve?», in cui rivisita «Farsopoli» (ipse dixit) con un’originalità, che probabilmente gli è proibita nella sua professione di analista economico. La Juve? «Vaso di coccio tra poteri forti». Le schede svizzere? «In Italia ne circolano 400 mila, molte aziende le usano». Moggi? «Una sola colpa: non aver capito che, dopo la morte di Umberto, era allo scoperto». Santo subito? Cozzolino ha festeggiato come una vittoria la richiesta ufficiale da parte del Cda juventino di togliere all’Inter «lo scudetto di cartone»: «Li abbiamo costretti… Da azionista ho braccato Blanc a tutte le riunioni. Gli ho fatto una domanda anche in Borsa, ero lì come analista economico. Mi ha riconosciuto e se n’è andato. Non gli sono simpatico». Questa mattina a Sciacca (Agrigento) Salvatore Cozzolino parteciperà al convegno: «Gli Agnelli di ieri, i lupi di oggi», presente Luciano Moggi. Nei prossimi giorni Cozzolino, che vive a Milano, potrebbe assistere ai festeggiamenti per l’Inter campione d’Italia e d’Europa. «Eh no, il 22 maggio io sarò in Puglia a presentare il mio libro. Male che vada, sono in esilio, lontano da piazza Duomo. Bene che vada, vince il Bayern Monaco, per cui io tifo fin da bambino. Sogno una coppa di cartone».

Fonte: Gazzetta dello Sport

La redazione di Calciomercatonews.com

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