Calciomercato Inter: la legge è dalla parte di Moratti

MILANO – L’unica certezza è che Josè Mourinho è sotto contratto con l’Inter. Per svincolarsi ci sono solamente due soluzioni: che sia la società nerazzurra a sciogliere il vincolo o pagare la famosa penale. Ecco cosa ne pensa un avvocato di diritto sportivo:

Mattia Grassani AVVOCATO ESPERTO DI DIRITTO SPORTIVO
1 Se Mourinho volesse far valere un’eventuale promessa verbale fattagli da Moratti («ti libero se vinci la Champions») con tanto di testimoni, potrebbe vincere la causa?
«Secondo il codice civile, condizioni contrarie o diverse a un accordo scritto non si possono provare con promesse verbali neppure in presenza di testimoni. In questo caso, il contratto firmato con l’Inter prevale su qualsiasi altro accordo non scritto. Quindi, pure se Mourinho violasse la clausola compromissoria, il tribunale del lavoro difficilmente gli darebbe ragione. E c’è pure un precedente sportivo».
2 Quale?
«Qualche mese fa, una società di Serie B chiese la risoluzione anticipata del contratto del proprio allenatore sostenendo che, in presenza di testimoni, si erano accordati verbalmente su un divorzio nel caso in cui, come poi avvenne, la squadra fosse retrocessa. Ma il collegio arbitrale diede ragione al tecnico».
3 Visto che ha un contratto con l’Inter fino al 2012, il portoghese non può allenare il Real senza l’ok di Moratti, giusto?
«Mourinho non può andare da nessuna parte. Nessun altro club italiano o straniero può ottenere il trasferimento. Secondo il diritto del lavoro e quello sportivo italiani e le norme Fifa, l’allenatore non può essere tesserato per un altro club se prima non ha risolto il contratto con l’Inter o un giudice non si è pronunciato a suo favore. Se poi Mourinho decidesse di allenare lo stesso il Real, ci sarebbero pesanti sanzioni disciplinari per lui e il club e grossi risarcimenti all’Inter».

Fonte: Gazzetta dello Sport

Daniele Berrone  e la redazione di www.calciomercatonews.com

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