L’editoriale di Jacobelli: “Benvenuto in Italia, Rafa”

MILANO – Non è Mourinho, ma costa la metà di Mourinho e i giocatori che chiede (Cavani e Mascherano in primis) costano la metà e valgono il triplo di Quaresma,  l’unica, gigantesca cantonata interista di Josè. Il quale si guarda bene dal portare il connazionale a Madrid…

Rafael Benitez Maudes, 50 anni, secondo allenatore spagnolo dei nerazzurri dopo Luisito Suarez, succede allo Special One, o ‘Specialone’ tutto attaccato, al modico prezzo di 16 milioni di euro lordi (esattamente quanto ha fruttato all’Inter la fuga di Mourinho al Real), il prezzo del suo contratto biennale, l’accordo più corto nei quindici anni di gestione Moratti. Al quale piace molto Pep Guardiola, sotto contratto con il Barcellona ancora per una stagione. Ma di questo riparliamo nel 2011.

Ora conta solo Benitez, la scelta migliore che Moratti potesse fare e non soltanto perchè nell’arco di 13 incontri fra Premier League e Champions, Rafa ha totalizzato un bilancio incoraggiante nei confornti del Grande Rivale che ha giurato di riportare la Coppa dei Campioni alla ‘Casa Blanca’: 3 vittorie (2 su 3 in Champions), 4 pareggi, 6 sconfitte. L’ex tecnico del Liverpool (e, prima di arrivare ad Anfield, dieci anni nel vivaio del Real, il Valladolid, il Tenerife, l’Osasuna, l’Extremadura e il Valencia di Amedeo Carboni, che ora porta con sè come consulente tecnico e con il quale vinse la Liga, attesa per 31 anni, la rivinse  e poi conquistò la Coppa Uefa 2004) è un pragmatico.

Il suo modulo è il 4-2-3-1, ma, prima di tutto viene la squadra. Benitez sa che l’Inter campione d’Europa punta subito alla Supercoppa di Lega e d’Europa, poi, in dicembre, darà l’assalto al titolo mondiale per club. Soltanto il Barcellona di Guardiola, nell’anno di grazia 2009, riuscì nell’impresa spaziale di vincere tutto, in patria e in campo internazionale. Rafa intende coronare l’opera di Mourinho, anche se, caratterialmente è l’opposto. E’ poliglotta come lui e parla un ottimo italiano, decisamente superiore a quello di molti italiani, giornalisti in primis. Ma Benitez non è fumantino come Mourinho, anche se in Premier League, alla bisogna non le ha mandate a dire al signore di Setubal. Benitez è un grande valore aggiunto per il calcio italiano. Non solo per il suo palmarès (1 Coppa dei Campioni, 1 Supercoppa Uefa, 1 Coppa d’Inghilterra, 1 Community Shield, 2 scudetti spagnoli), ma per il calcio che le sue squadre praticano e per  gli autentici valori sportivi che egli coltiva. Benvenuto fra noi.  

La Redazione di www.calciomercatonews.com

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