Calciomercato Roma, l’editoriale sul mercato giallorosso

MILANO – La Roma è una squadra vecchia. Chi sostiene questa tesi non ha tutti i torti, perché l’età media è di 29,25, quarta in graduatoria in campo nazionale. E’ un problema serio che non deve sfuggire a presidente e dirigenti di Trigoria. Gli anni passano in fretta e da un momento all’altro un giocatore anche di rango può diventare un ex. Che fare allora? La risposta più semplice è: in campagna acquisti si vada alla ricerca di elementi più giovani che cambino la statistica attuale. Non è semplice come si vorrebbe far credere: il mercato è avaro e con le cosiddette promesse è quasi inavvicinabile. Spese proibitive che non consentono a tutti di potersi avventurare in una scelta del genere. Bisogna cambiare registro e coniugare il sacro con il profano. Cioè puntare sui giovani delle squadre minori: quelli, per intenderci, che nascono e crescono in società. Ecco il punto: ritornando alla Roma ed al suo rinnovamento, c’è da dire che in questo la squadra giallorossa è fortunata. Il vivaio di Trigoria è tra i più forti in Italia, basta guardare i campionati di Giovanissimi e Allievi per rendersene conto. Non dimentichiamo che Totti e De Rossi provengono da lì. Che molti altri campioni (ricordate su tutti Bruno Conti) sono venuti alla luce seguendo questa politica che dà grandi frutti. Fa nascere fuoriclasse che diventano poi anche le bandiere di una squadra. Dunque, se la Roma è vecchia non c’è da temporeggiare. Il futuro va programmato per tempo. Si curino gli elementi del vivaio più significativi e promettenti, li si convochi di tanto in tanto in prima squadra tanto per dar loro la sensazione che non sono stati dimenticati. E vedrete che tra qualche anno non si potrà più dire che la Roma è vecchia. E, oltretutto, sarà pure più ricca. Il che non guasta affatto in tempi di vacche magre.

Fonte: Gazzetta dello Sport

Redazione Calciomercatonews.com

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