Mondiali 2010: dopo l’ennesimo goal fantasma Blatter avrà capito?

MILANO – C’è solo un aspetto positivo nel fattaccio di Germania-Inghilterra, nell’improvviso black-out visivo di Larrionda e dei suoi assistenti sul gol negato a Lampard: che la figuraccia sia andata in scena davanti agli occhi di Blatter, il “signor no” della moviola in campo presente in tribuna a Bloemfontein.
La tecnologia ucciderebbe l’amore per il calcio” parole e musica dell’ineffabile presidente della FIFA una ventina di giorni fa, alle soglie di Sudafrica 2010. Una frase per respingere l’ennesima richiesta di aiuti al passo coi tempi per un gioco, quello del calcio, vittima del suo conservatorismo.
Chissà se vedendo il misfatto, il gran capo del pallone avrà avuto un cenno di pentimento oltre all’inevitabile rossore da vergogna sulle guance.

Andare avanti così non è più tollerabile: il calcio non può essere vittima della testardaggine dei suoi massimi dirigenti. Non chiediamo l’uso estremo del replay durante le partite (anche se vengono i brividi pensando a come si qualificò la Francia ai danni dell’Irlanda del Trap…), ma almeno l’utilizzo di un sistema che ci faccia capire con certezza quando la palla supera la linea di porta.

La tecnologia è già stata sperimentata: sul tavolo dell’ultimo International Board c’erano 3 proposte: quella della nostra federazione (sistema di telecamere in tribuna elaborato dal consiglio nazionale delle ricerche), “l’occhio di falco” in stile tennis con microcamerine montate sui pali e il pallone con chip al suo interno. Le 3 opzioni, annunciate come affidabili, non sono state nemmeno valutate per salvaguardare il sommo principio del Blatter-pensiero: la componente umana deve essere l’unica presente nel calcio. La decisione di non procedere ad alcuna sperimentazione è stata battezzata come “definitiva o almeno a lungo termine”. Complimenti!

Beccatevi la componente umana di Larrionda e del suo oculista che non l’ha fermato in tempo.
Beccatevi figure come questa e vivetele diretta come è successo a Blatter.

C’è da impallidire davanti a sport quali tennis e hockey che hanno guadagnato nobiltà, oltre che certezze, dall’uso della tecnologia.

Chissà che possano darci una mano quelli del G20: almeno la Merkel e Cameron hanno visto la partita e sanno benissimo che il calcio muove anche le economie delle nazioni. Appelliamoci a tutti per dare una sveglia ai tromboni di Zurigo.

fonte: sportmediaset.it

La Redazione di Calciomercatonews.com

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