TORINO – L’infortunio di Iaquinta è un brutto guaio per la Juve irritata con il suo giocatore che, durante la vacanza a Dubai, ha forse sottovalutato il fastidio muscolare. Un doppio problema. Per Del Neri, costretto a rinunciare all’attaccante nei preliminari di Europa league: il suo impiego nella partita di ritorno, il 5 agosto a Modena, era considerato probabile. E per Marotta che aveva preso in considerazione l’idea di cederlo, di fronte alle richieste di Napoli, Tottenham e Zenit San Pietroburgo. L’ultima idea del dg era di impacchettare l’attaccante e spedirlo all’Atletico Madrid come contropartita tecnica per abbassare di una decina di milioni il costo di Forlan. Che non è «giovane, italiano e low cost», ma può far comodo per una rapida risalita in quota Champions league.
Niente da fare. Iaquinta si è tolto dalla Juve e dal mercato, anche se ieri il sito tedesco 442.com lanciava la suggestione di un suo trasferimento al Wolfsburg nell’affare Dzeko. Il club tedesco, a caccia di un bomber di peso per rimpiazzare il gigante bosniaco, valuterebbe Iaquinta dieci milioni. Ma sembra molto difficile che in questo momento qualcuno sia disposto a scommettere su di lui. Nella scorsa stagione, infatti, Iaquinta si è aggiudicato l’Oscar della sfortuna: cinque mesi ai box dopo un’operazione al menisco con pulizia della cartilagine del ginocchio. Se non è un record, poco ci manca.
I suoi infortuni sono sempre circondati da un alone di mistero. Se il guaio alla gamba sinistra risale al Sudafrica, perché Lippi non lo ha risparmiato contro la Slovacchia? Se i medici della Nazionale erano al corrente di tutto, perché non hanno comunicato il problema allo staff bianconero, sulla falsariga di quanto è accaduto con Buffon, agevolando così le terapie durante le vacanze del bomber? La Juve comunica poco. Minimizza. E così la vicenda assume i contorni di un giallo.
Fonte: tuttojuve.com
La Redazione di Calciomercatonews.com