Calciomercato Juventus, editoriale: ma non serve una seconda punta?

TORINO – Beppe Marotta, nuovo dirigente della Juventus, è senza dubbio il re del calciomercato in uscita. Riuscire a rifilare al Liverpool il buon Poulsen, 30 anni per lui, per una somma vicina ai 6,5 milioni di euro (bonus inclusi) è certamente un affare da numero uno. Se riuscisse a piazzare anche i vari Tiago e Grosso a Torino dovrebbero fargli una statua visto che avrebbe in un solo colpo alleggerito la rosa di Delneri e soprattutto aiutato il bilancio bianconero estirpando giocatori dall’ingaggio esoso.

Per quanto riguarda il mercato in entrata qualcosa non torna: per carità, gli acquisti effettuati fino a questo momento dalla Juventus sono buoni (non ottimi), inoltre la campagna acquisti bianconera non sembra terminata visto che si parla dei vari Krasic, Elia, Bastos. Ma una cosa ci sfugge.

Con la probabile cessione di Diego, ed i possibili arrivi di uno dei tre sopra citati, chi andrebbe a fare la seconda punta? Al momento l’unico giocatore con le caratteristiche della punta mobile e tecnica è Alessandro Del Piero, che è rimasto sempre il grande calciatore che tutti conosciamo ma che non ha potuto sottrarsi al passare del tempo. Il capitano bianconero a novembre compirà 36 anni, ed è impensabile che la Juventus voglia puntare su di lui per l’intera stagione.

Forse sarebbe il caso di lasciar perdere qualche esterno offensivo e di puntare ad una seconda punta tecnica e giovane. Un esempio? Quel ragazzo classe 87′ che gioca nel Villareal non sarebbe male…

Claudio Ruggieri – www.calciomercatonews.com

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