Mercato Lazio, Hernanes prime parole da… “Profeta”!

FORMELLO – Ha preso il microfo­no dolcemente, come se accarezzas­se il pallone, e ha dimostrato subito personalità. Anderson Hernanes de Carvalho Andrade Lima, per tutti Hernanes, il nuovo Profeta della La­zio, s’è presentato così.  « La prima cosa che voglio dire è che sono mol­to felice di essere qui. Voglio ringra­ziare la Lazio, perché la Lazio mi ha permesso di realizzare un sogno. Quello di giocare in una grande squadra e di grandi tradizioni come la Lazio. Con un pubblico, una torci­da così grande, molto impor­tante. Io sono molto felice. E dico grazie mil­le alla Lazio » .

Qual è la sua posizione pre­ferita in cam­po?

« Ho giocato in tutte e quattro le posizioni del centrocampo. La mia porzione di campo preferita è nel mezzo: centrale, a destra oppure a sinistra non fa differenza».

Meglio in un centrocampo a quat­tro oppure a cinque?

«Non c’è nessuna differenza».

Quale numero di maglia sceglie­rà?

«Mi piacerebbe l’8, ma non ho an­cora visto i miei compagni e non ho parlato con nessuno. Conosco sol­tanto Dias».

In passato il suo nome era stato accostato al Milan e al Barcellona. Perché è arrivato in Europa soltan­to adesso?

«Quella non era l’epoca giusta per trasferirsi, non era ancora arrivato il momento giusto per lasciare il Brasile e la famiglia. Due anni fa, quando ci sono stati degli interessa­menti, non avevo preso in conside­razione l’idea di arrivare in Europa. Questo, invece, era il momento giu­sto. Avevo voglia di una nuova espe­rienza, la Lazio mi ha convinto e la trattativa con il San Paolo è andata a buon fine».

Salutando il San Paolo, ha spiega­to che anche alla Lazio si augura di entrare nella storia del club.

«Sì, la scelta è stata questa. Vengo alla Lazio per vincere e convinto di essere un giocatore diverso, non uno dei tanti. Spe­ro di riuscire a fare la differenza».

Quali sono le sue doti migliori?

«Il dribbling e il tiro da fuori area».

C’è un giocatore del passato a cui si sente vicino o che ha rappresen­tato un suo modello?

«No. Non mi piace essere parago­nato o messo a confronto con altri giocatori. Ognuno ha il proprio mo­do di giocare».

Quale pensa sarà l’obiettivo della Lazio nella prossima stagione?

« Mi aspetto una stagione molto positiva, un campionato da vertice. Cercheremo di entrare tra le prime quattro».

E’ arrivato a Roma da poche ore. Ha già sentito parlare del derby? Come lo immagina? E che ne pensa del confronto con Adriano?

«Sì. Ho sentito parlare del derby e non ero ancora arrivato a Roma, perché sull’aereo, arrivando dal Brasile, sono stato avvicinato da al­cuni tifosi. No, il derby non mi spa­venta. Sono abituato. Anche in Bra­sile ci sono tanti derby e partite co­sì sentite. Mi auguro il meglio per il derby. Troveremo la Roma, dove ci sono tanti brasiliani e adesso c’è Adriano, un amico. Abbiamo gioca­to insieme al San Paolo. Mi fa piace­re ritrovarlo. E’ sempre bello gioca­re contro degli amici».

In Brasile viene chiamato Profe­ta oppure Pi. Ci può spiegare l’ori­gine dei suoi soprannomi?

« Sono so­prannomi che vengono dati in Brasile. Pi risale all’in­fanzia, mi chiamavano così in fami­glia, quando ero bambino. Profeta mi hanno cominciato a chia­mare perché nelle interviste non ho mai dato risposte banali o conven­zionali, la maggior parte delle volte guardavo al futuro o dicevo cose che non dicono tutti i calciatori. Così tut­ti hanno cominciato a immaginarmi come un profeta».

E’ vero che viene seguito da un insegnante di educazione fisica per migliorare la postura?

«Ho un allenatore, un preparatore personale che spesso mi segue » .

E il profeta Hernanes come im­magina il futuro della Lazio?

« Sicuramente un futuro molto buono».

«Felice di giocare in una grande squadra con un pubblico fantastico. A centrocampo posso giocare in ogni ruolo» «Il mio soprannome? E’ perché non ho mai dato risposte banali. Sono qui per fare la differenza e puntare in alto»

Fonte: Corriere dello Sport

Mauro Piro – www.calciomercatonews.com

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