Mercato Milan, editoriale: “Ibra è una magia”

MERCATO MILAN – MILANO – Ibracadabra arriva di notte. Con le scarpe piene di Milan. Un mercato così diventa affascinante quando contiene notizie del genere: Quagliarella alla Juve, Burdisso che torna alla Roma, Zlatan che ha ormai abbracciato il popolo rossonero. Manca l’annuncio, il Milan tira sul prezzo. Addirittura pagherebbe la prima rata dall’estate 2011: sarebbe una fortuna. Non ci credo. Addirittura la valutazione del cartellino potrebbe scendere da 40 milioni a 35, forse a 30. Per il Barcellona sarebbe la minusvalenza del secolo: l’ha preso un anno fa a 50 milioni più il cartellino di Eto’o. Tanta roba. Quei soldi li scaraventa dalla finestra. Se non tenesse duro per 40 milioni, se il Milan riuscisse a farsi fare uno sconto addirittura di dieci, sarebbe un bagno pazzesco per gli amici catalani. Aspettiamo per i dettagli precisi. Io credo che il Milan, davvero, con quel signore nel motore possa avvicinarsi di molto all’ Inter. Ci sono ancora un po’ di “se” da tenere in considerazione: se Boateng dimostra di essere all’altezza a grandi livelli; se Nesta domina senza guai muscolari; se Pirlo dirige il traffico al massimo della competitività; se Papastathopoulos conferma di essere un buon centrale. Dovessero questi “se” essere un successo, il Milan andrebbe fino in fondo, ne sono convinto. Ibrahimovic non è per la squadra, ma è un formidabile solista. Immaginiamoli sguinzagliati, i tre tenori, fuori dagli schemi: Ronaldinho che sgomma, oplà; Ibracadabra che confeziona magie; Pato che scatta, si inserisce, stupisce e colpisce. A voi gli occhi, tifosi del Milan. E anche una considerazione legittima, che si impone: Berlusconi ci ha messo il grano, uscendo da un’impasse che sarebbe stata pericolosissima. E che avrebbe allargato a dismisura la forbice dei rimpianti. Non capisco una cosa: Massimo Moratti ammette che si sarebbe augurato di non assistere al rientro di Ibra in Italia per rafforzare il Milan. Considerazione legittima, il magone c’è. Ma allora perché non imporre una clausola, dodici mesi fa, la stessa che – più o meno – ha chiesto al Manchester City per Balotelli? Il rimpianto non può esserci dopo. Sarebbe inutile quando esisteva la possibilità, in tempi non sospetti, di evitare una potenziale svolta come quella che si sta consumando. Bastava pensarci prima. Ora mi aspetto un colpo di Moratti, altrimenti i conti non mi tornerebbero. E mi aspetto un altro attaccante Juve perché – mi sbaglierò – il poker di Delneri (Quagliarella-IaquintaAmauri Del Piero) non è come il poker di Allegri (Zlatan-Pato-Ronaldinho-Borriello, non dimenticando Inzaghi). Intanto, si accendano le luci a San Siro: Ibracadabra arriva di notte. Con le scarpe piene di Milan.

Fonte: editoriale di Alfredo Pedullà

Redazione Calciomercatonews.com

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