Editoriale crisi Roma-Totti: cose che Capità(no)…

ROMA CRISI TOTTI – Il titolo è un po’ maccheronico, ma crediamo si capisca. Quante volte ce lo siamo sentiti dire, specie da piccoli e specie dalla mamma..”non preoccuparti son cose che capitano”.

Una bugia, ma spesso anche un toccasana, per non sentire il peso degli errori, le colpe che vengono con le responsabilità. Se sei Francesco Totti mamma Roma ti perdona tutto, ti perdona lo sputo a Poulsen in eurovisione, il calcio a Balotelli, il rigore sbagliato a San Siro e che costa una Supercoppa da dedicare al Presidente Sensi morto poco prima, insomma ti perdona tutto. Ma c’è una cosa che non sa perdonarti, proprio non ce la fa: il senso di smarrimento che arriva quando la Roma non va, quando non si capisce il perché non vada.

In quei momenti tutto il popolo giallorosso guarda al suo Capitano, al condottiero che lo deve portare fuori dal guado. Giusto o sbagliato? Non è dato saperlo, specie in una città umorale e follemente innamorata della sua squadra e del suo Capitano; l’amore porta le critiche, e più ami più sei pronto a guardare con occhio critico. In realtà le cause dell’empasse capitolino sono molteplici. Ci piace soffermarci sulle due che riteniamo principali. La prima è che Roma non ha ancora superato la delusione per l’epilogo amarissimo dello scorso anno. Non ha accettato che quello spettacolare sforzo profuso tutti insieme, intensamente non abbia portato a nulla se non all’ennesimo sogno infranto. La seconda è di natura tecnica: la Roma, nonostante sia cambiata poco nell’11 titolare, ha radicalmente cambiato il sistema di gioco. Da squadra abituata ad essere efficace senza prima punta, con Totti a suggerire per gli inserimenti senza palla dei vari Vucinic, Perrotta, Menez deve diventare squadra al servizio delle punte di peso che (finalmente!) sono arrivate. Non escludiamo che l’esperimento venga abbandonato da Ranieri per un ritorno all’usato sicuro, il caro vecchio 4-2-3-1 di spallettiana memoria. Non ci è dato sapere quale sarà il gioco della Roma, auspichiamo –per i suoi tifosi- che la squadra, la società e l’ambiente tutto, nell’attesa di giocare da Roma, riscoprano un “gioco” romano molto antico….quello del fare quadrato…dicono fosse efficace!

Angelo Spada – www.calciomercatonews.com




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