Serie A, Ziliani a gamba tesa: “Krasic imbroglione? Ambrosini è peggio!”

Ziliani Krasic Ambrosini – Che differenza c’è tra Krasic che in Bologna-Juventus si butta in area senza che nessuno lo tocchi procurando un rigore ingiusto alla sua squadra, e Ambrosini che, in Milan-Palermo, dapprima porta avanti la palla col braccio, poi – una volta a contatto con Sirigu – allarga la gamba, colpisce il busto del portiere, cade a terra e procura un rigore ingiusto alla sua squadra? Secondo noi nessuna. Anzi, a ben guardare Ambrosini è stato più antisportivo di Krasic: a differenza dello juventino, che ha consumato l’atto anti-sportivo in una frazione di secondo, senza possibilità di ripensamenti, Ambrosini ha portato a termine un’intera azione tutta all’insegna dell’anti-sportività, durata alcuni secondi, in cui alla prima infrazione (controllo col braccio) sfuggita alla vista dell’arbitro, ha fatto seguito una seconda infrazione (contatto col portiere cercato) che ancora una volta ha tratto in inganno l’arbitro. Insomma: se Krasic ha improvvisato, Ambrosini ha improvvisato e poi perseverato. Unico punto in comune: nessuno dei due, né a caldo, né a freddo, ha sentito il dovere di pentirsi e di scusarsi.

In concreto, mentre Krasic è stato – giustamente ed esemplarmente – squalificato 2 giornate per simulazione per effetto della prova televisiva, Ambrosini la farà franca. Nel suo caso, infatti, di simulazione non si può parlare perché il contatto col giocatore del Palermo c’è stato: che poi l’abbia cercato Ambrosini, andato col piede sinistro a colpire il corpo di Sirigu, non ha importanza. L’arbitro Banti ha ritenuto che il rossonero sia stato travolto dal portiere in uscita e ha dato il rigore. Non si è trattato di un tuffo alla Cagnotto, in ogni caso.

Detto che il regolamento è questo, ci domandiamo se è giusto che Krasic faccia la figura dell’imbroglione – qual è stato – e Ambrosini no. Secondo noi no. E diciamo di più. Se il giudice sportivo non può, nemmeno volendo, sanzionare il comportamento anti-sportivo di Ambrosini, perché le regole non glielo consentono, se il calcio fosse una cosa seria ci vorrebbe un Gran Giurì, composto magari da un grande arbitro, un grande allenatore e un grande giocatore in pensione – ad esempio, Casarin, Simoni e Tardelli – che del tutto autonomamente entrasse in azione in casi del genere per stanare a sanzionare comportamenti anti-sportivi. Per esempio, squalificando Ambrosini per 2 giornate. Proprio come Krasic.

Fonte: Paolo Ziliani su paoloziliani.it

La Redazione di Calciomercatonews.com




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