Fantacalcio, Udinese-Inter: voti e pagelle della redazione di Calciomercatonews.com

CALCIO SERIE A UDINESE-INTER PAGELLE DELLA REDAZIONE / Di seguito le pagelle di Udinese-Inter, match disputatosi nella giornata di ieri, nel quale i nerazzurri sono stati battuti dai friulani per 3-1.
– UDINESE
Handanovic 6. Sembrerà strano, ma non deve mai impegnarsi seriamente in una partita in cui l’Inter è riuscita a rendersi pericolosa solo nei primi minuti.
Benatia 6,5. Sempre puntuale in copertura, il 23enne marocchino si rivela l’ennesimo buon acquisto della gestione Pozzo.
Zapata 7. Non fa mai passare gli attaccanti avversari e riesce pure a portare il risultato in parità con un tiro da bomber di razza. Nella ripresa rifila un calcione da dietro a
Domizzi 7. Come il collega di reparto colombiano riesce a scrivere il suo nome sul tabellino dei marcatori con un gol di rapina con cui anticipa Castellazzi. Ha anche il merito di dettare i tempi della difesa nelle ripartenze.
Isla 7. Il cileno non sbaglia veramente nulla né in fase di copertura, arginando qualsiasi tentativo di spinta di Chivu, né in fase offensiva facendosi trovare sempre presente sulla destra.
Pinzi 6,5. Mette a segno l’ennesima buona prestazione contro l’Inter seguendo costantemente ogni movimento di Eto’o a centrocampo, impedendogli di trascinare la squadra come aveva fatto spesso nelle ultime partite. Nella ripresa Castellazzi gli nega la gioia del terzo gol in carriera contro la squadra nerazzurra.
Inler 6,5. Detta a perfezione le geometrie della squadra facendo da tramite tra la difesa e il centrocampo. Con lui al centro del campo l’Inter non riesce a costruire azioni di spessore.
Asamoah 6. Forse è il giocatore meno in mostra della squadra ma è utilissimo tatticamente poiché resiste alla tentazione di portarsi in avanti per non sbilanciare la squadra.
Armero 7,5. Ogni volta che cambia marcia o prova un’incursione per vie centrali manda in tilt la difesa interista. Inoltre riesce ad arginare completamente Maicon che deve pagare lo scotto ogni volta che il colombiano approfitta degli spazi lasciati dalle sue incursioni offensive.
Sanchez 8. Imprendibile, riesce a fare quel che vuole con il pallone. Insieme ad Armero, è lui che aumenta o diminuisce la velocità della manovra offensiva. Dotato di una tecnica sopraffina, è senza dubbio il pezzo pregiato di questa squadra che trova in lui il perno, fondamentale, tra centrocampo e attacco.
Di Natale 7,5. Mette a segno il suo 99esimo gol con la maglia dell’udinese con una punizione straordinaria su cui Castellazzi non può fare nulla. I difensori interisti possono solo tentare di arginarlo ogni volta che tenta un incursione: solo la sfortuna gli impedisce di trovare la 100esima rete.
Dal 87’ Denis s.v. entra per concedere la giusta standing ovation al capitano bianconero.
Guidolin 7.5. Ricambia in pieno la fiducia che gli concesse la dirigenza a inizio stagione dopo le quattro sconfitte nelle prime quattro partite. La sua squadra gioca meravigliosamente e in questo momento è forse quella che esprime il più bel calcio in Serie A. Ennesimo vessillo è questa vittoria in cui lo scarto di due reti è più che meritato.
– INTER
Castellazzi 5. Parte malissimo con una papera con cui stava per mettere a segno un autorete. Inoltre subisce un gol da calcio di punizione anche per demerito di una barriera mal piazzata. Nella ripresa si riscatta salvando la porta in due occasioni però in occasione della rete di Domizzi la sua uscita lascia un po’ a desiderare.
Maicon 5,5. Sul 3 a 1 prova a inventare qualcosa ma senza dubbio avrebbe dovuto fare di più prima che la partita fosse decisa. Assente ingiustificato nelle azioni offensive, chiunque si sarebbe aspettato di più da lui date le sue ultime buone prestazioni.
Lucio 6. Uno dei pochi giocatori positivi dell’Inter. Riesce ad immolarsi in più occasione ma l’Udinese è troppo in forma e lui da solo non basta là in difesa.
Cordoba 5. Partita che fa sollevare dubbi sull’utilità di questo giocatore nella rosa. Quasi mai puntuale, si fa infilare da tutte le parti da Sanchez e Di Natale che lo aggirano con facilità.
Chivu 5. Isla è un cliente difficilissimo e lo impegna più del dovuto. Non riesce quasi mai a riproporsi in avanti anche per colpa dello stesso cileno.
Dal 90’ Santon s.v. Entra nel finale per rimpiazzare l’infortunato Chivu.
Zanetti 5. Un primo tempo molto al di sotto dei suoi standard, prova a dare un po’ di cuore nella ripresa però il pressing esercitato è insufficiente.
Cambiasso 5,5. Sbaglia troppi palloni a centrocampo per lui che solitamente è bravissimo a smistarli per i compagni.
Motta 5,5. Parte bene con un assist non proprio al bacio per Stankovic. Purtroppo per lui, con il passare dei minuti aiuta poco la squadra in mediana quando c’è da sacrificarsi, anche se spesso riesce ad uscire spavaldo palla al piede nelle ripartenze anche se sbaglia troppi passaggi.
Dal 71’ Biabiany 4. Entra in campo giusto in tempo per sottrarre a Cordoba il titolo di peggiore in campo con l’ennesima prestazione delundente. Non solo non risulta assolutamente decisivo senza corsa e impegno, ma addirittura è nocivo alla squadra ogni volta che tocca la palla (raschia il fondo quando confonde Sanchez per un compagno di squadra passandogli la palla e concedendo un pericoloso contropiede all’Udinese).
Stankovic 6,5. Tra i suoi è quello che si impegna di più. Riesce dopo pochi minuti a mettere a segno un gol che sembrava aver deciso la partita e ad impegnare Handanovic con due belle conclusioni dalla lunga distanza. Invece l’Udinese riesce a reagire con Zapata prima e Di Natale poi. Comunque il serbo ha il merito di lottare su ogni pallone possibile e di tentare di dare vivacità alle azioni offensive.
Pandev 5. Tra i nerazzurri è forse l’unico che non ha ancora giocato un match degno delle qualità che aveva mostrato l’anno scorso. Troppo lento nella manovra, spreca una marea di palloni con stop o passaggi sbagliati.
Eto’o 5. Incredibile flessione di forma da parte di quello che fino a questa partita era quasi sempre stato il salvatore della patria nerazzurra. Probabilmente è solo una giornata no.
Leonardo 5,5. Per la terza volta, appena la sua squadra va in vantaggio si denota un calo psico-fisico notevole. Oggi ha avuto la sfortuna di avere di fronte una squadra con altissime doti tecniche e che ha sempre creduto di poter portare a casa i tre punti. Deve assolutamente lavorare sui cali mentali della squadra ma soprattutto sulla difesa troppo fragile (10 gol subiti in 6 partite nella sua gestione)
– Morganti e assistenti 5,5. Direzione discreta da parte dell’arbitro che tenta di interrompere il gioco il meno possibile e di risparmiare, ove possibile, i cartellini. Grande macchia sulla prestazione è il rigore a favore dell’Inter non fischiato nel secondo tempo(sul risultato di 2 a 1) per un fallo plateale di Zapata su Cambiasso.
Gianluca Lippi – www.calciomercatonews.com




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