Calciomercato Milan, Inter: Ibrahimovic replica al pensiero di Materazzi…

CATANIA-MILAN, IBRAHIMOVIC, MATERAZZI – Un tandem devastante. Ibra e Robi, ventisei gol in due in stagione, venti in campionato. E con i 10 di Pato di scorta… Potenza europea e estro brasiliano. L’investitura arriva persino da Antonio Cassano: « Ibrahimovic è un extraterrestre » la battuta di Fantantonio che di qualità se ne intende. A Catania la svolta l’hanno data loro proprio nell’istante in cui si pensava che il Milan potesse soffrire con l’uomo in meno. Zlatan ha costruito le premesse con la legnata su punizione, Robinho ha firmato rete e assist. Dell’inferiorità numerica non si è accorto nessuno, era come se loro due valessero per tre. E Ibra stavolta lascia lo scettro al compagno. « Il Milan non dipende da me. Robinho è stato fantastico, devo dirgli grazie ».

MENTALITA’ – Si vince coi colpi dei singoli ma anche con l’anima di squadra. « Abbiamo mostrato una mentalità da grande vincendo dopo essere rimasti in 10 per una decisione ingiusta – sostiene il bomber svedese -per me l’espulsione di Van Bommel è stata eccessiva;eppure non ci ha smontati. Abbiamo reagito, nonostante i tanti infortuni volevamo vincere e abbiamo vinto». Ibra sottolinea il valore del risultato: «E’ stata una partita più difficile di quello che potrebbe sembrare. Il Catania ha giocato bene, è stato molto aggressivo. Noi non siamo mai stati veramente in difficoltà, ma in 10 le cose si potevano mettere male». Ma è arrivata la magia targata Ibra e Robi. Prima c’era Ronaldinho, poi Pato, adesso c’è anche Cassano. Per Zlatan, il partner d’attacco non fa differenza: «Mi trovo bene con tutti, è bello avere tanti compagni forti».

LE RIVALI- La sicurezza in se stessi va crescendo. Ed Ibra va veloce anche sulle potenziali rivali a cominciare dall’Inter: «Materazzi dice che ci siamo rinforzati per rispondere all’Inter? Non abbiamo paura di loro, non mi interessa quello che dice Materazzi. Non voglio neppure pensare alle rivali, perchè se il Milan resta concentrato su se stesso non deve temere proprio nessuno. Anzi, una vittoria del genere è il segnale che vinceremoloscudetto».

Fonte: Corriere dello Sport

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