Calciopoli, Juventus Inter: ecco quando si conoscerà il destino dello “scudetto di cartone”

CALCIOPOLI JUVENTUS INTER SCUDETTO 2006 – La decisione sull’esposto della Juventus arriverà entro la fine della stagione agonistica, nel rispetto dei tempi auspicati dal presidente federale Giancarlo Abete. Sarà la Figc, dopo la chiusura dell’inchiesta del procuratore Stefano Palazzi, a stabilire se revocare o meno lo scudetto 2006 assegnato all’Inter.

PROROGA – Palazzi, nell’ambito dell’indagine, ha già sentito Bergamo e Pairetto, ma il 31 dicembre ha dovuto fermarsi essendo scaduto il termine per l’attività istruttoria. Ottenuta il primo febbraio la proroga richiesta alla Corte di giustizia federale, prevista eccezionalmente dall’art. 32 del codice e concessa dalla Sezione consultiva, il procuratore ha ripreso subito il lavoro e già tra oggi e domani sono previste importanti audizioni. Il calendario delle stesse sarà per altro reso pubblico. Naturalmente sarà sentito anche Massimo Moratti, ma non in questi giorni: bisognerà infatti aspettare che il tribunale di Napoli acquisisca le nuove intercettazioni per le quali il perito ha chiesto una proroga. Data prevista, 22 febbraio.

ETICA – Palazzi, alla luce delle intercettazioni emerse, ignorate nel 2006, dovrà valutare se le telefonate intercorse tra alcuni dirigenti nerazzurri e alcuni esponenti del mondo arbitrale comportino una violazione delle regole sportive, facendo così venire meno i requisiti “etici” presi in considerazione dai saggi di Guido Rossi per assegnare lo scudetto all’Inter, ritrovatasi al primo posto in una classifica riscritta dalle penalizzazioni comminate. Sull’ombra della prescrizione, si è già espresso Abete: «L’etica non si prescrive » .

CELERITA’ Quindi, dopo alcune pause obbligate che hanno attirato anche ingiuste critiche, Palazzi ha ripreso a lavorare a pieno regime ed è pronto a consegnare il dossier entro la primavera. Poi sarà la Figc a prendere la delicatissima decisione. « La Federazione è super partes aveva spiegato il presidente -e non si farà tirare la giacchetta da nessuno, garantendo piena autonomia in primis agli organi di giustizia. Seguiamo con attenzione l’evolversi della situazione, avendo come obiettivo quello di favorire la massima chiarezza ». Sul rispetto dei tempi auspicati, non incide alcun sollecito ufficiale giunto in via Allegri: la Juventus, ultimo l’ad Marotta, ha più volte manifestato l’esigenza di ottenere una risposta in tempi brevi, ma sempre e solo attraverso i media. Un’attesa in fondo serena, che poggia sulle parole, semplici e significative, pronunciate all’indomani dell’esposto dall’avvocato Michele Briamonte:« Siamo molto fiuciosi ».

Fonte: Corriere dello Sport

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