Calciomercato Juventus, Matri, Toni e Barzagli: soldi spesi bene!

CALCIOMERCATO JUVENTUS TONI MATRI BARZAGLI – Ci sono tanti motivi grazie ai quali la Juventus è riuscita a ribellarsi alla crisi, a strattonarla e infine a debellarla. Ma uno, e il più evidente, si chiama calciomercato, argomento sui quali i bianconeri sono stati spesso spernacchiati. Eppure adesso bisogna dire che, con appena trecentomila euro di spesa, Beppe Marotta è riuscito a risolvere i problemi più immediati di una squadra che ne aveva molti, aggiungendo due attaccanti efficaci (e uno, Matri, già sopra la righe) ma anche un fondamentale puntello per la difesa: l’arrivo di Barzagli (l’unico che è costato qualche spicciolo: trecentomila euro, appunto) sta avendo un’importanza quasi uguale a quello di Matri. “L’esperienza tedesca lo ha migliorato molto. È perfetto per il nostro gioco, anche perché ci ha permesso di spostare Chiellini a sinistra, il quale sembra non si sia mai spostato di lì”.

Barzagli ha un gioco semplice, essenziale, pulito, ordinato: è quello che mancava a una difesa spesso scomposta, troppo istintiva e poco razionale tra gli slanci sovente eccessivi di Chiellini e le frequenti perdite di concentrazione di Bonucci. “Adesso ho una rosa completa ed equilibrata”, osserva l’allenatore, che da un paio di settimane può fare la formazione senza prima consultare il medico. “Se poi ho un centravanti che segna, tutto diventa più semplice. Qualunque tipo di gioco rischia di essere inutile, se non c’è un finalizzatore”. Matri lo è stato
da subito, e in maniera anche sorprendente con tre gol in tre partite, e altrettanti sfiorati per una questione di centimetri. “Non immaginavo neanch’io di avere un impatto simile sulla Juve. Per riuscirci, mi sono messo a disposizione dei compagni e sto cercando di dare il doppio di quello che davo normalmente”.

Ora la Juve incrocia le dita, perché ieri sera Matri ha resistito fino al novantesimo ma con una costola probabilmente incrinata (colpa di un tamponamento con Maicon): oggi gli esami accerteranno l’entità del danno, di sicuro i bianconeri non possono permettersi di perdere l’unico centravanti credibile tra i tanti che ha alternato in questa stagione. L’ex cagliaritano, poi, si è fuso alla perfezione con Toni, nonostante quest’ultimo abbia ancora un’autonomia molto ridotta che non ha comunque impedito a Delneri di formare la coppia che aveva in mente fin dal ritiro estivo. Nei suoi progetti, il gioco della Juve avrebbe dovuto appoggiarsi sui muscoli di Amauri e Iaquinta, ma non è stato tenuto in conto che si trattava di muscoli fragili, deboli, logori e spesso malsani. Il mercato, però, ha restituito a Delneri l’opportunità di sfruttare la doppia torre, opportunità che ha dato risultati immediati. È anche per questo che Marotta non ha spinto sull’acceleratore per avere Pazzini (che sarebbe stato, semmai, un obiettivo per l’estate) ma ha preferito muoversi per arrivare a Matri: l’ex doriano non era considerato complementare a Toni (e infatti a Firenze non lo è mai stato) al contrario dell’ex cagliaritano, molto più dinamico e capace anche di operare da seconda punta. Così Delneri può dire di avere avuto ragione: lui ha creduto nella Juve anche nei momenti più bui. “Al di là dei risultati che abbiamo fatto e che faremo, abbiamo ritrovato la nostra credibilità, oltre che la serenità. Il salto di qualità, però, lo avevamo già fatto prima del 6 di gennaio. Ho soltanto bisogno di tempo: non so a voi, ma a me non bastano due giorni per tirare su una casa”.

Fonte: La Repubblica

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