Inter, Ranieri: toto-panchina? Normale che se ne parli, siamo in Italia

INTER RANIERI PANCHINA –  Claudio Ranieri, allenatore dell’Inter, si è così espresso nella sua conferenza stampa per quanto concerne la sua posizione: “Dal primo giorno che andai a Coverciano, il docente di tecnica mi disse: ‘Ricordatevi che fate un mestiere dove il paracadute può aprirsi o meno’. Mi è accaduto di non avere neanche il paracadute, per cui… Dobbiamo rimanere calmi, due settimane fa si parlava di un’Inter stellare. Ci vuole il giusto equilibrio, ricordo al Chelsea quando arrivai: mi chiedevano se mi sentissi in discussione, ma rispondevo che venivo dall’Italia dove esonerano a raffica. Io penso a far bene all’Inter, qui mi trovo molto bene e lavoro con la solita determinazione“. Claudio Ranieri sceglie il paragone con gli sport estremi per chiarire che non si sente in discussione, almeno non più di come sia normale per uno che fa il suo mestiere. Conforta la vicinanza di Moratti che in settimana ha seguito la squadra: “E’ importante perché è anche il primo tifoso e ci ha fatto sentire cosa prova. Le sue parole post-Roma e il suo intervento sono stati apprezzati. Il toto-allenatore? Non mi ha dato fastidio, fa parte del lavoro… Gli allenatori sono come ciliegie: uno tira l’altro“.

Ranieri ha parlato anche delle recenti partite: “Di Roma la cancellerei perché come ha detto il Presidente è stata una non-partita. Col Palermo ci è mancato l’equilibrio, dobbiamo ritrovarlo specialmente in difesa, i difensori devono fare i difensori, perché poi in avanti qualcosa creiamo“.

Il tecnico ora può contare su Sneijder e Forlan: “Stanno bene entrambi, Forlan non è al 100% ma lo prendo in considerazione. Wesley tutto bene, lavora da tutta la settimana con noi tranne il primo giorno. E’ stata una settimana di riflessione, abbiamo avuto lo stesso rendimento di tutte le altre dalla sosta natalizia in poi“.

Si è espresso poi sui nuovi arrivi Palombo e Guarin: “Angelo è un giocatore di raccordo sempre molto, ma molto importante. Per Fredy vediamo, le cure stanno facendo effetto, temevo di aspettare tantissimo, forse tra 15 giorni posso averlo gradatamente con la squadra. Avevo paura di averlo tra un mese con la squadra“.

Ranieri si è soffermato a parlare anche di Thiago Motta trasferitosi al Psg: “Era un leader, un punto di riferimento per tutti. Molto bravo di testa, infatti abbiamo difficoltà anche nelle marcature ora ma anche per la fase offensiva. Mi è dispiaciuto tanto lasciarlo andare, qui c’è anche un gruppo meraviglioso di cui faceva parte anche Thiago. Gli ho detto di andare a giugno e di giocarsi la Champions con noi, ma aveva troppa voglia di Parigi”.

Sulle recenti dichiarazioni dell’ex tecnico nerazzurro Gasperini ha affermato: “Mi sembra un uomo molto amareggiato. Gli auguro di togliersi le soddisfazioni che merita -dice Ranieri-. In una squadra con tantissimi campioni, insegnare i movimenti a tutti è più complicato. Io qui devo gestire e insegnare calcio, come fanno tutti“.

Infine un messaggio ai tifosi: “Sabato, prima della partita di Roma, avevano fatto un allenamento strepitoso. Nessuno si aspettava una prestazione del genere, evidentemente è stato un blackout generale. Sono sereno e la serenità me la dà la squadra che continua a lottare. I tifosi possono stare tranquilli“.

Matteo Bellan – www.calciomercatonews.com

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