Roma, Zeman: La squadra non mi segue, non vedo le ime idee sul campo

SERIE A ROMA ZEMAN – Nonostante la brutta sconfitta contro la Juventus, Zeman può ancora contare sull’appoggio della dirigenza giallorossa ma soprattutto sul’appoggio dei tifosi che oggi più che mai sono schierati dalla parte del tecnico e accusano alcuni giocatori di non essere degni di indossare la maglia giallorossa. Il tecnico boemo ha dovuto fare i conti anche con gli insulti, i fischi che gli sono piovuti addosso da ogni angolo dello Juventus Stadium. A fine partita, però, il boemo non fa una piega: “Non ho sentito niente. Forse avevo qualcosa in un orecchio“. Poi risponde a Cobolli Gigli: “Io vecchio? Il Papa e Napolitano lo sono più di me eppure fanno il loro lavoro”.

Poi un commento amaro sulla partita: “Non mi è piaciuto niente. Speravo che la squadra avesse voglia di fare una grande partita invece si è arresa troppo presto. I valori ci sono, ma forse io mi spiego male perché hanno sbagliato tutto. Potevamo subire ancora più gol. Abbiamo cercato di fare la partita, però non ci siamo riusciti, la Juve è stata nettamente superiore. Non abbiamo né difeso né attaccato, siamo stati sempre in balia dell’avversario. Dobbiamo trovare il gioco, non difendiamo insieme, in mezzo non prendiamo nessuno, non giochiamo veloce e in verticale. Prendere poi subito tre gol abbatte tutti. Le mie idee superate? No, perché le ho viste poco. La Juve crea tanto timore che non riusciamo ad esprimerci. Spero che ci serva di lezione e la squadrasi renda conto, non abbiamo vinto un contrasto. Se fai giocare la Juve ti ammazza, giocano a memoria. Totti? È uscito perché la partita non era più recuperabile. Abbiamo pure corso poco, ed è uno dei motivi per cui non prendiamo la palla, ma non è un discorso di preparazione, ma mentale”.

Stella Dibenedetto – www.calciomercatonews.com

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