Calciomercato Milan, Inter e Juventus: ecco le spese di Berlusconi, Moratti e Agnelli – Foto

CALCIOMERCATO MILAN INTER JUVENTUS – Il calcio italiano è in difficoltà. I grandi club italiani, Milan, Inter e Juventus non riescono più a tenere il passo delle grandi squadre europee con alle spalle società potenti soprattutto dal punto di vista finanziario. E così, ogni anno il calcio italiano perde i duoi pezzi da novanta che emigrano verso squadre oggettivamente più ricche. Solo nell’ultima sessione di mercato, hanno detto addio all’Italia gente come Ibrahimovic, Thiago Silva e Lavezzi, senza dimenticare il giovane talento Marco Verratti. Tutti e quattro diventati calciatori del Psg, segno evidente che oggi i calciatori vanno dove ci sono i soldi.

INTER MAI UN BILANCIO ATTIVO – Da quando Massimo Moratti, nel 1995, ha preso in mano l’Inter, non c’è stato un anno in cui il bilancio è stato positivo. A tenere a galla la società nerazzurra sono stati gli investimenti dei soci e le perdite sono arrivate a quota 1.326 milioni. Così i soci di minoranza si sono via via dileguati. L’attuale main sponsor Pirelli nel 2002 era arrivato a detenere il 19,5% delle azioni: da partner forte di Moratti ha contribuito a ripianare i deficit per circa 100 milioni riducendo la sua quota all’1,6% nel 2007. Nel corso degli anni hanno lasciato la società anche Interbanca e la famiglia Giulini. Adesso tutto il controllo della società è nelle mani di Moratti aspettando l’ingresso dei cinesi.

MILAN RIDUCE LE SPESE – Silvio Berlusconi, insieme alla famiglia Pozzo, è il patro più longevo della serie A. Il 20 febbraio 1986, il Cavaliere cambia le regole del gioco e non beda a spese per rendere il Milan uno dei club più forti al mondo. La bacheca è ricchissima di trofei ma il prezzo da pagare non è stato affatto basso: i versamenti del socio, dal 1986 a oggi, ammontano a 593 milioni di euro, col picco di 87 milioni raggiunto nel 2011. Il Milan è riuscito a registrare profitti solo in tre occasioni: 1990-91, nel 1999-2000 e nel 2006 (quando fu ceduto Shevchenko). Può darsi che ce la si faccia anche a fine anno, grazie alle vendite di Thiago Silva e Ibrahimovic e ai pesanti tagli di stipendio.

JUVENTUS E LA FAMIGLIA AGNELLI – Calcolare quanto ha speso la famiglia Agnelli per la Juventus è una missione impossibile. Dopo il terremoto di calciopoli si è deciso di procedere a un aumento di capitale: nel 2007 furono raccolti 104,8 milioni, con Ifil, l’azionista di riferimento, a sborsarne 63 e i partner libici della Lafico 8; nel 2011 si arrivò a quota 120, di cui 78 assicurati da Exor. Nell’era della Triade la Famiglia aveva imposto l’autosufficienza (7 bilanci di fila in utile e solo 9,6 milioni versati nel 1996-97), dopo i massicci investimenti a cavallo tra gli anni ’80 e ’90. Poi la svolta del risparmio fino ai nuovi investimenti che hanno permesso alla Juventus di tornare a vincere.

 

Stella Dibenedetto – www.calciomercatonews.com

 

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