Milan-Zenit San Pietroburgo, Allegri: Voglio più cattiveria. Il fallo su Pazzini? Era rigore

CHAMPIONS LEAGUE MILAN ZENIT / Niente vittoria per i rossoneri ieri sera a San Siro, niente milione dall’UEFA dunque, e niente gol. Lo Zenit porta a casa i tre punti e la qualificazione in Europa League, regalando, per così dire, la sesta sconfitta casalinga dei rossoneri in Champions League negli ultimi dieci anni. Allegri al termine del match tira le somme, cercando di trovare il buono della sconfitta: “La squadra ha giocato discretamente bene, abbiamo subito un gol che potevamo evitare nell’unica situazione di pericolo, dobbiamo stare più attenti, abbiamo preso 20 gol in 21 gare. Il fallo su Pazzini nel primo tempo? Era rigore“. Il tecnico da colpa alle motivazioni, assenti nei suoi, presenti più che mai negli avversari: “Basta andare a vedere i falli: lo Zenit ne ha fatti 10 più di noi. Abbiamo avuto più possesso palla ma siamo stati meno cattivi“. Il reale problema però, resta quello delle reti subite: “Voglio vedere più attenzione ma anche più cattiveria: dobbiamo smetterla di prendere gol“. Parole di elogio per la nuova coppia di centrali Acerbi e Zapata da parte dell’ex Chievo: “Sono soddisfatto — ha detto — non era facile su un campo pesante. Agli ottavi una squadra vale l’altra, dipende solo da noi. Se giochi nel Milan devi stare bene con la testa e io penso di poterci stare“. Massimo Ambrosini condivide l’analisi del suo allenatore: “Abbiamo giocato meglio di loro, sull’impegno non c’è niente da dire. Lo spirito era giusto, ci spiace anche perché volevamo continuare la striscia positiva. Il presidente è un grande appassionato di campo, a Milanello abbiamo parlato di quello che si deve fare in campo e anche dell’atteggiamento, lui ci chiede semplicemente di giocare a calcio come sappiamo fare. Dove può arrivare questo Milan? È una squadra in evoluzione dopo un inizio difficile: possiamo migliorare“.

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