Calciomercato Napoli, l’agente di Insigne preme per il rinnovo: ‘Vuole restare’

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CALCIOMERCATO NAPOLI INSIGNE RINNOVO- Intervistato da Radio Crc, Fabio Andreotti, procuratore dell’attaccante del Napoli Lorenzo Insigne, ha parlato della situazione del club partenopeo ma anche del suo assistito: “Stasera si vince, perché lo Swansea è una squadra importante, ma il Napoli lo è di più. Nel match di andata Monk ha preparato bene la partita, ma in casa del Napoli, gli azzurri hanno qualcosa in più e lo dimostreranno. Il Napoli, quando disputa partite importanti, lo fa a viso aperto. Se parliamo di valori in termini assoluti, il Napoli ha calciatori che fanno la differenza. Se stasera Insigne gioca? Me lo auguro, che sia titolare o che subentri a partita in corso. Ma, la cosa importante è che il Napoli vinca e passi il turno. È da tempo che la società azzurra si muove sul mercato perché vuole rinforzare ulteriormente il centrocampo e la difesa. Bigon starà lavorando in tal sensoe sul taccuino ci sono nomi importanti: a giugno si alzerà ancor di più l’asticella. Il futuro di Insigne? Lorenzo non l’ha mai nascosto: vuole stare in azzurro quanto più è possibile. Nel 4-2-3-1 di Benitez come si è ambientato Insigne? Si è integrato benissimo. In questa fase sta facendo un’ulteriore crescita. Un giocatore importante deve saper fare tutto: coprire, segnare, impostare, fare assist. Non dimentichiamo che Insigne ha colpito sei o sette pali in questa stagione. In fase realizzativa si può perdere un po’ di lucidità quando il lavoro viene svolto anche in fase di copertura, ma anche sotto questo aspetto Lorenzo a crescendo. L’addio di Cannavaro? Paolo è stato un riferimento per tutta la squadra. Quando si perde una guida e un amico importante, non è bello. Spesso Lorenzo e Paolo si incontrano anche al di fuori del campo. Insigne al Mondiale? Sarà il campo a deciderlo. Il rendimento è importante e spero che Prandelli pensi la stessa cosa. In ogni caso, la scelta del tecnico sarà quella più giusta. Il centrocampo del Napoli credo sia competitivo. Quello che poteva essere fatto è stato fatto. Inler, Behrami e lo stesso Dzmaili mi convincono”.

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