Milan, problemi col Fisco per Kakà

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MILAN KAKA’- Kakà rinviato a giudizio dal tribunale di Milano. L’accusa è di dichiarazione infedele, il brasiliano dovrà affrontare un processo. A confermare la notizia a Libero è stato il legale di Kakà, Daniele Ripamonti: “Sono in attesa della notifica, ma informalmente ho saputo che la procura ha preso questa decisione. Posso solo sottolineare che, trattandosi di fattispecie di minor rilevanza, non compariremo davanti al gup ma davanti a un giudice monocratico. Non c’è contestazione di frode fiscale, ma solo di irregolarità nella dichiarazione dei redditi. Le confesso che sono sorpreso perché la stessa agenzia delle entrate aveva già escluso che tra Ricardo e la Tamid ci fosse un’interposizione fittizia. Abbiamo depositato una memoria corposa, ma evidentemente non è bastato. Kakà ha sempre pagato tutte le tasse in Italia, anche quando giocava nel Real Madrid. Peraltro avrebbe potuto legittimamente trasferire i suoi interessi in Spagna, per usufruire di un’aliquota più bassa, cosa che ha scelto di non fare. Chiarisco tra l’altro che lo stesso Kakà ha sempre pagato la differenza tra l’aliquota attribuita alla società e quella che spettava a lui in quanto persona fisica. Insomma: si è sempre comportato come un perfetto cittadino, e per etica personale non avrebbe mai potuto agire diversamente. Si tratta di una questione tecnica di diritto tributario che ci auguriamo porti al proscioglimento completo. La verità è che siamo arrivati a questo punto perché in questo campo la giurisprudenza è “oscillante” e la legislazione poco chiara”.

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