Juventus, Allegri: ‘Col Cagliari serve una vittoria. Squalifica? Pensavo fosse uno scherzo’

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Alla vigilia dell’anticipo di campionato contro il Cagliari, l’allenatore della Juventus, Massimiliano Allegri, ha parlato in conferenza stampa: “Il Cagliari è una squadra difficile da affrontare, – ha affermato l’allenatore livornese – anche nella gara contro la Fiorentina, persa 4-0, i rossoblù hanno creato tante occasioni. Ma a noi serve una vittoria, non possiamo permetterci distrazioni. Domani dobbiamo tornare alla vittoria con una grande prestazione. Contro la Sampdoria abbiamo avuto le nostre occasioni, ma non le abbiamo sfruttate a dovere”.

Domani scenderà in campo la formazione migliore poi da domani sera penseremo alla Supercoppa, in base anche a quelli che avrò a disposizione. Domenica scorsa abbiamo fatto una delle migliori prestazioni a livello fisico. Abbiamo sbagliato tecnicamente perché abbiamo avuto troppa frenesia nel segnare quando abbiamo preso gol e questo ci ha fatto perdere lucidità. L’intensità che abbiamo tenuto in tutti i novanta minuti però è stata la migliore di tutta la prima parte di stagione, insieme a quella con l’Olympiacos”.

SULLA SQUALIFICAL’ho saputo per SMS, – ha rivelato – e sono rimasto sorpreso. Il mio comportamento con gli ufficiali di gara finora sempre corretto”.

SULLE QUALIFICHE DEI CALCIATORI – “Credo che non sia regolare andare a giocare una partita di campionato con cinque diffidati e con il problema che in caso di ammonizione non ci saranno in Supercoppa. Dovrebbe essere una finale secca da giocare ad agosto. E’ penalizzante per noi e per il Napoli. La squalifica? Quando mi hanno mandato un messaggio pensavo fosse uno scherzo, sono sorpreso. C’è differenza tra un insulto e un’imprecazione. Il mio comportamento nei confronti degli arbitri e dei collaboratori è sempre stato corretto. Certo, non sono un santo e ogni tanto un’imprecazione posso farla anch’io, credo”.

INCONTRO CON CONTECon Conte c’è stato un confronto positivo, – ha affermato Allegri – su una maggiore collaborazione fra club e Nazionali. Gli stages? Ci sono delle date FIFA precise. I giocatori non sono miei, ma del club, personalmente sono felice quando i giocatori della mia squadra vanno in Nazionale, perché la Nazionale è di tutti”.

Stella Dibenedetto – www.calciomercatonews.com

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