Il Pagellone del mercato invernale di CmNews – Inter regina, Juve bocciata, Parma 2!

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Si conclude il mercato e, come per ogni sessione, ritorna il pagellone di CalciomercatoNews.com, con i voti per tutte le società di Serie A.

Atalanta 6 – Mercato conservativo per i bergamaschi. Arriva Pinilla per sistemare l’attacco ed Emanuelson per cercare di coprire quel vuoto lasciato dall’addio di Bonaventura, non colmato neanche dall’arrivo estivo del 10 “Papu” Gomez. Trattenere Baselli è il vero colpo del tandem Marino-Sartori, sebbene qualcosina in più, soprattutto in difesa, a nostro parere poteva esser fatta.

Cagliari 5.5 – Riuscire a recuperare i disastri fatti in estate, era affare complicato, ma al Cagliari ci hanno provato in tutti i modi. Passerà dall’idea di calcio di Zola la salvezza dei sardi che, a questo punto, e con questo organico, dovranno lottare con unghia e denti. Certo è che se però l’obiettivo è raggiungere quota 40 prima possibile, sarebbe stato preferibile su calciatori già testati nel campionato italiano piuttosto che Cop, M’Poku e Hubsbauer

Cesena 4.5 – Giudicare il mercato del Cesena è arduo. Alla colonna “arrivi”, rimasta totalmente in bianco, viene affiancata una colonna partenze contenente nomi che avrebbero dovuto aiutare i romagnoli nella corsa alla salvezza. Almeida e Coppola su tutti. La sensazione? Nonostante la bella gara con la Lazio, in Romagna potrebbero essersi già rassegnati…

Chievo 4.5 – Il grosso del budget del Chievo era stato investito in estate, e per questo a Verona ci si muove poco, giusto il necessario. Ma se già dopo la sessione estiva era già andata male, siamo sicuri che quanto fatto sia abbastanza? A Maran, secondo noi, si chiede un miracolo dopo gli arrivi dei soli Christiansen e Fetfatzidis e Pozzi.

Empoli 6.5 – Le caratteristiche lampanti dell’Empoli di Sarri, solidità, intelligenza e compattezza, si sono riverberate anche sul mercato invernale. Arrivano due giovani di livello come Saponara e Brillante per aumentare la qualità media di una squadra già eccellente per essere nel lotto delle squadre salvezza, e partono pochi pezzi e neanche troppo importanti. Adesso la palla passa al mister sorpresa della Serie A: dovrà essere salvezza anticipata.

Fiorentina 6 – L’affare vero è quello fatto in uscita con la cessione multimilionaria di Cuadrado, arrivata al momento giusto per una cifra giusta. In entrata però, dopo le delusioni di un inizio anno in cui ci si aspettava di più, gli arrivi di Diamanti e Gilardino, di ritorno da una scarsa esperienza cinese, ci sembrano un po’ poco. Confidiamo in Salah, talento purissimo in arrivo dal Chelsea, ma risulta complicato pensare ad un inserimento immediato nel 3-5-2 di Montella, modulo che non sembra essere nelle corde dell’egiziano. Che in casa viola si stia già pensando alla prossima stagione?

Genoa 5 – Per quale ragione Preziosi avverte come obbligatorio uno smantellamento a cadenza semestrale della sua squadra? E’ evidente che l’Europa, in casa Grifone, non interessi più di tanto. E Gasperini, che più di tutti paga queste scelleratezze, sarà ancora una volta chiamato a recitare nel ruolo de “l’alchimista” per ricompattare una squadra, con l’inserimento dei nuovi acquisti, dopo gli addii di uomini decisivi come Antonelli, Sturaro, Matri… Il voto negativo è bilanciato dagli arrivi, tutto sommato di livello. Il punto interrogativo più grosso è su Borriello: sarà in condizioni fisiche accettabili?

Inter 8– Premessa doverosa: qui si danno i voti al mercato, non alla squadra ed al suo rendimento. Perché se è vero che in campo gli uomini di Mancini non ne prendono una, a livello di trattative è stata fatta praticamente una man bassa sul mercato. Rivoluzionata come un calzino la squadra che fu di Mazzarri con gli arrivi di uomini di qualità, Shaqiri e Podolski su tutti, e giovani promesse, Brozovic in testa. Tutto ciò, utilizzando formule che non graveranno più del normale sul bilancio di questa stagione. Il problema è che però adesso servono i risultati: puoi fare un mercato da big, ma se non arrivi in Europa, potrebbe essere praticamente un disastro…

Juventus 5.5 – In una parola, “braccino”. Sì perché la Juventus si è tutto sommato accontentata di un mercato volto alla conquista del 4° scudetto consecutivo, più che per cavalcare il sogno Champions League. Vero che migliorare questa squadra risultava essere complicato, e che in casa Juve non c’era tanta voglia di spendere in inverno, ma Sturaro, Matri e De Ceglie, non sono altro che “correttivi numerici” della rosa…

Lazio 5 – Per una squadra che sembra aver le carte in regola per tornare in Champions League, magari passando dai preliminari, un mercato di gennaio del genere con il solo arrivo di Mauricio, affiancato dal ritorno di Perea, non pare onestamente all’altezza. Sfumato anche l’arrivo di Bergessio in extremis rimane poco altro da aggiungere. Se l’idea è quella di raggiungere un piazzamento per la prossima Europa League, va tutto bene, ma perché non provare a sognare?

Milan 6 – Sufficienza raggiunta, pienamente a dire la verità, per i colpi fatti da Galliani, ma con una pecca enorme. Perché non prendere un centrocampista d’ordine? In difesa l’affarone è rappresentato da Antonelli, il miglior terzino sinistro italiano per rendimento; in attacco benissimo Destro e Cerci, tralasciando anche le sterili polemiche in merito agli incontri romani e casalinghi di Galliani, ma perché non investire qualcosina sulla mediana? Semplicemente incomprensibile…

Napoli 7 – Anche qui ci si accontenta di poco, ma lo si fa con colpi interessanti. Quello legato Gabbiadini è davvero un signor affare, ed il terzino Strinic si è inserito subito alla grande nel gruppo di Benitez. Ad un certo punto, meglio fare due affari con logica, che farne cento ma tutti scriteriati…

Palermo 6 – Più che mantenere i pezzi pregiati e sfoltire l’organico, il Palermo a gennaio non doveva fare. E lo ha fatto molto bene. Arrivano anche, come sempre dall’estero, due colpi come quelli rappresentati da Ortiz e Jajalo. Sta a loro adesso inserirsi in un sistema collaudato come quello di Iachini. Unica nota stonata? L’allantonamento di Munoz, prestato alla Samp fino a fine stagione, visto il mancato rinnovo di contratto. Perché privarsi per sei mesi, giusto per ripicca, di un calciatore essenziale al sistema di gioco, è difficile da comprendere. Mentalità tutta italiana…

Parma 2 – Una situazione del genere è, a nostro modo di vedere, impossibile da giudicare diversamente. Non si sta capendo davvero più nulla a livello societario, e tanto più sul mercato. Arrivano giocatori, ma non si sa chi li pagherà visto che gli stipendi non vengono saldati da luglio, praticamente; provano a scappare tutti, ma in pochi ci riescono… Gli unici a pagare davvero di tutto questo caos? I tifosi.

Roma 6 – Il problema reale della Roma è che quello che sarebbe servito davvero, era un’iniezione di fiducia, quella persa dopo le 7 scoppole prese posto casa dal Bayern. Fosse riuscita a comprare quella sul mercato, Sabatini avrebbe fatto il colpo del secolo, ma purtroppo per i giallorossi, questa bendetta fiducia, un po’ come l’amalgama per citare il presidente Massimino, non sia reperibile nel pianeta calciomercato. Così arrivano colpi necessari per sistemare l’attacco di mister Garcia. Il caso Destro ha rischiato di impallare un po’ tutte le strategie, così anche come l’affaire Konoplyanka , difficile da decifrare. Doumbia però è un gran colpo e Ibarbo è chiamato al definitivo salto di qualità. Spolli? Chissà se sarà all’altezza…

Sampdoria 7.5 – Se dovessimo dare un voto globale allo straordinario mercato della Sampdoria, per capitale investito, idee avute, e soprattutto clamore internazionale, avremmo davanti la regina del mercato. Altrettanto vero è che comunque, una squadra che aveva fatto della solidità il suo punto chiave, perde un uomo come Gabbiadini che definire essenziale per la Samp era riduttivo. Riusciranno Eto’o, Muriel, Correa e compagnia bella a rimpiazzarlo sia nel gioco che nelle idee tattiche di Mihajlovic? Questo è il grande mistero… Intanto ci si può accontentare sia con gli attaccanti che con Coda, Frison, Bonazzoli e l’ultimo arrivato Munoz: davvero niente male.  Un 10, fuori dalla classifica, vogliamo darlo però al presidente Ferrero, accompagnato da un sentito ringraziamento. Senza di Lei, e senza i suoi modi di fare, ci ritroveremmo a scrivere sempre le stesse cose.

Sassuolo 6.5 – Tagliati alcuni rami secchi, mantenuti i piccoli fenomeni, il Sassuolo non ha davvero null’altro da chiedere a questo mercato, nonostante a Di Francesco vedere qualche faccia nuova in neroverde non sarebbe dispiaciuto. Si accontenterà di Lazarevic e della consapevolezza della solidità di una società che, a gennaio, si può permettere di rifiutare 15 milioni per Zaza. Quante delle restanti 19 di A avrebbero fatto lo stesso?

Torino 6 – Tutto sommato, ai granata sta bene così. Ventura è riuscito a reinventarsi una squadra senza i fenomeni dello scorso anno, e dunque serve poco a Cairo per puntellare un organico secondo le richieste del tecnico. Purtroppo per i granata non si arriverà in Europa come lo scorso anno, ma una salvezza tranquilla è praticamente a pochi metri/punti di distanza.

Udinese 6 – Anche qui, tutto nella norma, con un’Udinese solita a non strafare a gennaio. Giaretta ha mantenuto la logica dei Pozzo, trattenendo i suoi pezzi pregiati (Allan su tutti) e facendo praticamente poco o nulla in entrata.

Verona 6 – Ci siamo assestati praticamente sulla sufficienza. Il 6 all’Hellas non vuole essere però un 6 politico: la squadra era stata allestita già a giugno, e non è stata smontata a gennaio come un po’ accaduto invece 12 mesi fa. Forse per mancanza di richieste? Possibile, ma comunque Mandorlini, dopo settimane tormentate, può continuare a lavorare tranquillamente, anche insieme ai nuovi arrivi Fernandinho e Greco. Se proprio volessimo però pensarci bene, forse qualcosina in più proprio male non avrebbe fatto…

Mauro Piro – www.calciomercatonews.com

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