Esclusiva – Mattia Grappasonno: ‘L’erede di Verratti gioca al Pescara. Bologna? Serve una prima punta’

Massimo Oddo

Una cavalcata che si è fermata solamente in finale, quella del Pescara guidato da Massimo Oddo: nel percorso, dopo un cambio in panchina, per gli abruzzesi tante sorprese, a partire proprio dall’allenatore, passato dalla Primavera alla prima squadra senza soffrire.

Di questo, e dei prossimi obiettivi del Pescara, in esclusiva per i microfoni di calciomercatonews.com, parla Mattia Grappasonno, intermediario di mercato e profondo conoscitore della squadra biancazzurra.

Una cavalcata inaspettata quella del Pescara: a chi ti senti di attribuire il merito maggiore?

Per quel poco che ha fatto vedere, attribuirei il merito di questa cavalcata ad Oddo. Secondo me se fosse rimasto Baroni ora non staremmo a parlare di questo. Merito, però, ovviamente, va anche alla squadra ed alla dirigenza, non si arriva ai play off se non si hanno giocatori all’altezza. Fin dall’inizio del campionato ho pensato che il Pescara, a livello di rosa, non era inferiore a nessuno e con Oddo in panchina ha dimostrato che se il cambio di allenatore fosse stato fatto prima, probabilmente, i biancazzurri sarebbero già in A.

Una finale che ha visto due allenatori che hanno più di qualche punto in comune: Delio Rossi e Massimo Oddo. Te lo saresti aspettato?

Sono due squadre che hanno qualcosa in comune: il cambio di panchina nelle ultime giornate di campionato. Lopez del Bologna aveva tra le mani la rosa migliore della Serie B, che, secondo me, doveva ammazzare il campionato. Baroni del Pescara veniva da un’ottima esperienza a Lanciano dello scorso anno e il duo Repetto-Pavone è riuscito a mettergli a disposizione una rosa adeguata per tentare l’assalto ai play off, cosa che nelle ultime settimane è sfuggita di mano con conseguente esonero. Due allenatori esonerati ma che avevano le stesse problematiche, riuscivano a fare il loro gioco lontano dalle mura amiche mentre in casa avevano più difficoltà ad imporsi. Il loro posto è stato preso da Delio Rossi e Massimo Oddo: mentre il primo è conosciuto per aver calcato palcoscenici molto più importanti, il secondo era una scommessa. Scommessa vinta alla grande dalla dirigenza del Pescara dato che nelle 5 partite partite disputate in panchina, l’allenatore abruzzese non ha mai conosciuto sconfitta ed è riuscito in poche settimane a far capire la sua ideologia di gioco ai calciatori.

Ora che Oddo ha dimostrato di poter essere una scommessa vincente, al di là della promozione o meno, c’è da temere l’interesse di qualche squadra di A?

Credo che qualche squadra abbia già chiesto informazioni, ma sia la dirigenza che lo stesso allenatore sono intenzionati a proseguire il rapporto dopo le ultime piacevoli prestazioni infatti a giorni dovrebbe esserci l’ufficialità. Anche perchè non dimentichiamo che Oddo è alla prima esperienza su una panchina e anche lui avrà bisogno di risposte; iniziare una stagione pianificando il mercato con la società è ben diverso dal subentrare a stagione in corso.

Dalla panchina ai giocatori: a cosa è dovuta l’esplosione di Birkir Bjarnason?

Sull’esplosione di Bjarnason c’è da dare i meriti a Marco Baroni che dopo aver adottato a stagione in corso il 4-4-2 lo ha fatto giocare come ala sinistra, ruolo che l’islandese ricopre in nazionale. Il “vichingo” è stato l’uomo in più nella seconda parte di campionato del Pescara, lo testimoniano i suoi 12 gol e 3 assist stagionali. Numeri che hanno attirato l’interesse di altre società. Peccato, però, per la sua assenza nella partita più importante dell’anno nella finale play off contro il Bologna al “Dall’Ara”.

Un Pescara che, dal post Verratti, sta attirando attenzioni: chi c’è da tenere d’occhio secondo te?

Secondo me, la reincarnazione sportiva di Marco Verratti lo ha proprio il Pescara ed è Lucas Torreira. E’ un classe ’96 uruguaiano che inizialmente giocava come seconda punta o trequartista per poi essere arretrato in cabina di regia. Piedino vellutato, lanci millimetrici ed una grinta che ricordano il Verratti di Pescara. Ad inizio anno era il perno fisso di centrocampo della Primavera allenato proprio da Massimo Oddo per poi essere portato in pianta stabile con la Prima squadra del Pescara trovando con Baroni solo una presenza nella penultima di campionato a Varese, giornata che è costata l’esonero del tecnico. Oddo, una volta subentrato in panchina, non ci ha pensato due volte e lo buttato nella mischia con ottimi risultati, è un predestinato e ne sentiremo parlare. Su di lui si registrano gli interessamenti di Juventus e Fiorentina ma non credo che nell’immediato andrà via.

Versante Bologna: Serie A, qualcosa da rifare? Su chi punteresti?

Il Bologna ha un organico competitivo ma ha bisogno di fare qualche ritocco, la serie A è sempre il massimo campionato anche se negli ultimi anni la soglia della salvezza si è abbassata di tanto. Prenderei una prima punta che sia costante sotto porta perchè Mancosu e Cacia non li vedo come due attaccanti di riferimento per la Serie A.

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