Calciopoli, Juventus: “Un piano per zittire l’Inter!”

CALCIOPOLI JUVENTUS INTER – L’antipasto è stato servito l’altro ieri da Pavel Nedved, che da Roma ha risposto alle provocazioni di Massimo Moratti sui fatti di Calciopoli («E’ stata una grande truffa. Adesso si è capito perché spendevo tanto, ma l’Inter non vinceva mai» le parole del presidente nerazzurro; «Quella Juve poteva battere chiunque, anche i campioni del mondo» la replica del campione ceco, ora consigliere del Cda bianconero). Adesso, dopo l’antipasto, si è in attesa di un primo corposo che verrà sfornato dal presidente Andrea Agnelli. Perché la riunione indetta con urgenza ieri mattina alla Exor, alla quale hanno partecipato i due cugini (Agnelli, appunto, e John Elkann, azionista di riferimento della Juventus), insieme con gli avvocati Michele Briamonte e Luigi Chiappero, è stata voluta proprio per stabilire linee e strategie con cui controbattere al presidente dell’Inter.

COLPO SU COLPO La Juventus non ha più intenzione di stare zitta: dopo quattro anni di toni pacati, l’avvento al vertice del club di un Agnelli ha prodotto un cambiamento della politica mediatica. Occorre rispondere colpo su colpo agli attacchi, come già è successo quest’estate quando Moratti disse che era meglio essere multietnici piuttosto che comprare le partite e i due cugini lo bacchettarono («Non ha mai saputo perdere e non ha ancora imparato a vincere…»). Non solo. Bisogna impedire a Moratti di continuare la sua campagna populista di una Juve che ruba mentre tutti gli altri club sono puliti. E allora anche stavolta la replica non si farà attendere, a dispetto dei rapporti cordiali tra i due presidenti. Quello nerazzurro, infatti, non perde occasione per sottolineare la simpatia e il rispetto verso la nuova dirigenza bianconera, a differenza di quello che provava per la vecchia, ovvero Giraudo e Moggi, senza ricordare che proprio l’ex ad bianconero viene considerato da Andrea suo padre putativo.

VANTAGGI E SILENZI E proprio Agnelli ricorderà invece a Moratti che l’Inter è stata avvantaggiata da Calciopoli perché ha ottenuto uno scudetto in maniera quantomeno insolita, e ora oggetto di una indagine sulla base dei nuovi fatti emersi dal processo di Napoli che hanno offuscato quella illibatezza sbandierata nel 2006. In quell’estate, poi, i nerazzurri hanno potuto condurre una campagna acquisti a prezzo di saldo, portando a Milano Ibrahimovic e Viera, “sfamandosi” coi resti della Juventus. E da lì è iniziato il ciclo vincente dell’Inter: è facile primeggiare quando viene indebolita l’avversaria più pericolosa, quella che negli anni precedenti era riuscita sempre ad arrivare davanti perché «la più forte». Ma Agnelli potrebbe attualizzare il suo intervento chiedendo a Moratti il suo pensiero sulle telefonate intercettate che coinvolgono lo stesso presidente nerazzurro e Giacinto Facchetti: colloqui “imbarazzanti”, in cui i vertici nerazzurri hanno comportamenti assimilabili a quelli bianconeri, costate però molto care soltanto alla Juventus.

I PALAZZI DEL POTERE E se il presidente della Juventus alza la voce, il destinatario potrebbe essere non soltanto Moratti. Agnelli è molto deluso anche dalla Federazione per la lentezza con cui Stefano Palazzi porta avanti l’inchiesta sportiva su Calciopoli 2: a nove mesi dall’esposto presentato dal club bianconero, il procuratore si è limitato ad ascoltare, a dicembre, alcuni testimoni. Il segnale che la Juventus pesa ancora poco a livello politico, una condizione che Andrea intende ribaltare attraverso un proficuo lavoro all’interno delle istituzioni e un certosino lavoro mediatico creando un movimento d’opinione. E se i frutti non dovessero arrivare in breve, anche se il presidente Giancarlo Abete ha assicurato che entro giugno l’inchiesta sarà conclusa, non è detto che Agnelli lanci un ultimatum alla Federcalcio: una diffida ufficiale per ribadire che la Juventus non si farà mettere ulteriormente i piedi in testa. Da Calciopoli a oggi sono emersi molti fatti nuovi che permettono di dare un’interpretazione diversa e far emergere nuove verità.

Fonte: Tuttosport

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