Editoriale: Milan, che povero diavolo! L’Inter a Madrid tu in via Turati a fare i conti…

MILANO – E’ inutile negarlo, il popolo rossonero sta rosicando, chi in silenzio chi meno, per la grande vittoria dell’Inter sul Barcellona. La compagine nerazzurra dopo aver asfaltato i blaugrana a San Siro fra le mura domestiche, è riuscita a contenere l’arrembaggio dei catalani in un clima e in uno stadio infernale. L’Inter di Mourinho volerà così a Madrid nella finalissima di Champions cercando di riportare sulla sponda nerazzurra del Naviglio quel trofeo che manca da 45 anni. Una finale che è merito dello Special One ma anche del calciomercato estivo. In corso Vittorio Emanuele si sono sbarazzati 10 mesi orsono del “solista” Ibrahimovic assicurandosi in cambio Samuel Eto’o, praticamente regalato. Imbarazzante il confronto fra i due con lo svedese che esce mestamente da San Siro e dal Camp Nou a testa bassa e con il camerunese che invece esulta col petto in fuori davanti ai 90 mila blaugrana. Geniale anche la mossa Sneijder, acquistato a “bruscolini” dal Real Madrid, senza dimenticare l’operazione Milito, confermatosi letale sottoporta anche con la maglia nerazzurra. Infine il grande acquisto di Lucio, arrivato un po’ in sordina, ma confermatosi uno dei migliori centrali al mondo. Il Milan, invece, sta a guardare. Si concentra sul bilancio, sui parametri zero, ricicla le vecchie stelle e rimane a bocca asciutta. Se è vero che l’ultimo trofeo rossonero non è nella preistoria ma è datato dicembre 2007, è vero anche che a meno di clamorosi miracoli, il Milan rivedrà nei prossimi anni la Coppa Intercontinentale, o per la new generation il Mondiale per Club, solo in cartolina. I tifosi del Diavolo non chiedono a Berlusconi & Company una campagna acquisti sfacciata in stile Real Madrid da 300 milioni di euro, ma semplicemente l’aggiunta di qualche innesto, possibilmente uno per reparto, per tornare a competere sui palcoscenici importanti. Operazioni che si potevano concretizzare già durante la scorsa estate, leggasi Cyssokho, scartato in maniera indefinita, o lo stesso Sneijder, probabilmente un doppione di Dinho, ma siamo sicuro che Leonardo avrebbe trovato qualche soluzione tattica per far convivere i due. Al Milan basterebbe poco per tornare lassù dove ha abituato i supporters, ma lassù ora c’è un’altra squadra, sempre di Milano, ma dai colori diversi… Ah povero Diavolo!

La redazione di Calciomercatonews.com

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