‘Tuttosport’: Juve-Buffon e la “lezione” Van der Sar

TORINO – Ecco il corsivo di Vittorio Oreggia, oggi su ‘Tuttosport’, a proposito dell’eventuale cessione di Buffon, tanto chiacchierata in questi giorni:

Se parla così, è eviden­te che Buffon non ha può voglia di restare alla Juventus. E se la Juventus lo lascia par­lare così, è evidente che sta pensando – dopo quasi dieci anni – di sacrificarlo sull’altare della rifondazione […]
Ma c’è una riflessione, forse l’unica, da svilup­pare nel caso in cui le minacce di divorzio as­sumessero i contorni reali di un addio. Ed è una rflessione che ri­guarda principalmen­te la Juventus. Nel passato, la ‘Triade’ pagò a caro prezzo la cessio­ne di Peruzzi, perché con Van der Sar tra i pali perse (almeno) uno scudetto quando “guidava” Ancelotti. Al punto che Giraudo e Moggi nell’estate 2001 presero la decisione nell’estate di lanciarsi nell’investimento più oneroso della storia bianconera pagando cento miliardi di vec­chie lire al Parma per il carellino dell’allora giovane numero uno.

Il presupposto era che per allestire una squa­dra competitiva biso­gnava avere un gran­de portiere, un grande difensore, un grande centrocampista e un grande attaccante. In­somma, una dorsale di fenomeni.
Siccome il presupposto ancora resiste al logo­rio del calcio moderno, se Buffon dovesse tra­slocare in Inghiletrra, conviene che sul portie­re non vengano fatte economie. Se va via il numero uno al mondo, è indispensabile sosti­tuirlo con un altro nu­mero uno. Non con un numero 12 camuffato da protagonista. Salvo poi pentirsi e piangere lacrime amare.

La Redazione di www.calciomercatonews.com

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