MADRID (Spagna) – Convinto che bastasse un Pellegrini qualsiasi per vincere la Liga e soprattutto la «decima» Champions nel Bernabeu, grazie ai nuovi acquisti Ronaldo, Kakà, Xabi Alonso e Benzema, Florentino Perez ha cambiato idea dopo la bruciante eliminazione in Copa del Rey, la doppia sconfitta con il Barcellona nella Liga e la bocciatura europea contro il Lione. Il numero uno del Real Madrid ha capito che avrebbe dovuto cambiare la filosofia sua e del club, legato negli ultimi anni a tecnici considerati di livello medio: da Del Bosque a Queiroz, da Luxemburgo a Pellegrini. La prima splendida vittoria dell’Inter a San Siro e la tenace resistenza al Camp Nou al ritorno, che hanno scongiurato l’incubo di vedere il Barcellona in finale al Bernabeu, hanno poi fatto impennare le quotazioni di Mourinho nei sondaggi. Ma la terza e decisiva mossa è stata quella del procuratore del tecnico, Jorge Mendes, bravissimo a cogliere l’attimo, proponendo e avviando la trattativa con il Real Madrid. Florentino ha incaricato Josè Angel Sanchez, direttore responsabile del settore finanziario, di cercare un accordo, poi raggiunto sulla base di un pre-contratto quadriennale a 10 milioni di euro a stagione più premi. Abituato a rispettare i tempi, Florentino non ha però gradito le dichiarazioni di Mourinho subito dopo la finale, considerandole una mancanza di rispetto nei confronti di Moratti e di Pellegrini, ufficialmente ancora sotto contratto. Soltanto oggi, infatti, il Real Madrid annuncerà l’addio al tecnico cileno con un anno di anticipo, mentre Florentino parlerà per la prima volta con Moratti, cercando di capire se, e soprattutto quanto, deve pagare per la famosa clausola. Solamente quando sarà tutto chiaro, il presidente madridista incontrerà Mourinho, che ha salutato soltanto al momento delle premiazioni. Salvo colpi di scena, quindi, da mercoledì in poi tutti i giorni sono buoni per la presentazione del tecnico, in attesa del piano di rafforzamento della squadra. Il primo obiettivo è l’acquisto di due laterali: uno quasi sicuramente sarà Kolarov, mentre Maicon è considerato in fase calante. Nessun interesse, invece, per Milito, un po’ perché ha già superato i 30 anni e molto perché Florentino vuole rilanciare Benzema. Con la «obsesion» di vincere la «decima copa», grazie alla perfezione tattica di Mourinho che sabato ha definitivamente conquistato anche Florentino. Se glielo avessero detto un anno fa, non ci avrebbe creduto nemmeno lui.
Fonte: Gazzetta dello Sport
La redazione di www.calciomercatonews.com
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