ROMA – Immaginiamoci una scenetta in cui sono presenti Adriano Galliani e Silvio Berlusconi, dinanzi a loro una cassaforte a forma di cuore, il nostro per intenderci, con all’interno la cosa più preziosa che si possa ottenere, ovvero la nostra felicità. Per “scardinare” quella cassaforte occorre una parola d’ordine, cosi tra Galliani e Berlusconi iniziano una serie di consultazioni: “proviamo famiglia” dicono, ma nulla succede, “proviamo club più titolato al mondo” dicono, ma ancora nulla succede, “perché non riconoscenza” dicono, ma per l’ennesima volta ancora nulla, sicché, dopo estenuanti tentativi, un tifoso si avvicina loro ed esclama: “provate programmazione”, e come per incanto la cassaforte si aprì. Ecco, programmazione, questa è la parola d’ordine che il tifoso rossonero vuole, in un futuro che non ci veda essere una squadra qualunque, ma il club che in 110 anni di storia ha regalato pagine indelebili di questo spettacolare mondo che si chiama calcio. Programmazione quindi, partendo dalla consapevolezza che non necessariamente si debba investire centinaia di milioni di euro, ma che con una politica di rafforzamento oculata, e senza cadere in errori paradossali come alcuni rinnovi a giocatori oramai finiti, si possa tornare ed essere competitivi, lì dove ci compete, e lì dove è giusto che un club del prestigio del Milan si trovi. Basta bugie, basta falsi proclami, il tifoso vuole chiarezza, ha sete di futuro e di vittorie ed è stanco di vivere all’ombra dell’altra squadra di Milano, che incurante della nostra storia, si prende gioco di noi, dimenticandosi che non basta vincere tanto per essere vincenti. Ridateci il nostro Milan.
Davide Simonetti, co-amministratore del gruppo Facebook “Berlusconi via dal Milan! Manifestazione in via Turati!”
La redazione di Calciomercatonews.com