JOHANNESBURG (Sudafrica) – C’è bisogno di Andrea Pirlo, e così lo staff medico azzurro cala l’asso (si spera) vincente per velocizzare il recupero dalla lesione al polpaccio. Quale asso? L’Arp, acronimo che sta per Accelerated Ricovery and Performance. Si tratta di una nuova terapia che sembra abbrevi i tempi di recupero e che, affiancata a laser, onde d’urto, tecar e ipertermia, completa il rosario quotidiano del lavoro del milanista. Il protocollo, nato nel football americano, utilizza un generatore di onde elettriche doppie non prodotte da corrente alternata (AC) ma da corrente diretta (DC), che stimolano contrazioni muscolari (a volte dolorose) in tempi assai ristretti per far sì che i tessuti si rigenerino più in fretta. In Italia viene adoperato dalla Fiorentina ed anche dal Milan, ma alcuni calciatori lo hanno comperato autonomamente.
Fonte: Gazzetta dello Sport
Redazione Calciomercatonews.com
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