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Vuvuzelas, povertà e polemiche: ora ci si mettono anche i cinesi…

PRETORIA (Sudafrica) – Nelson Mandela rimane in testa. Ma dopo di lui i sudafricani più conosciuti all’estero ora sono Siphiwe Tshabalala e Neil van Schalkwyk. Il primo ha le treccine, ha segnato il gol inaugurale del Mondiale e sparirà quando il Sudafrica sarà eliminato. Il secondo è un amico dell’audience planetaria, viste le migliaia di storielle che lo riguardano: più che il nome, al resto della terra resterà impresso, per anni, il suono della sue vuvuzela. Popolare come un calciatore di prima fascia, Neil solo in Europa ha piazzato un milione e mezzo di trombe plasticate. Nel 2002 ne vendeva 500 al mese, ora firmerà una cooperazione con un collega brasiliano per distribuirle al Mondiale 2014. Il suo problema ora non è il rumore (ha modificato il beccuccio per far scendere di 20 decibel il suono), non sono le tv che protestano perché il boato disturba le trasmissioni. Ma i cinesi che le copiano, le vendono sottoprezzo, le hanno esportate in Europa e lui ci rimette.

Fosse italiano direbbe «no ai tarocchi», invece è un bianco sudafricano e avverte con delicatezza: «Non comprate quelle copiate. Possono essere pericolose, tagliare le labbra o provocare lesioni in faccia. E la qualità è essenziale anche per il suono». Dice che più che i soldi gli interessa l’immagine: «I cinesi le vendono a 20 rand, circa due euro, noi a 60, ma si rompono e la gente pensa che siano le nostre». Il mondo è un cortile: come in una piazza italiana, pure sul fondo dell’Africa si lamentano dei nigeriani «perché portano criminalità e prostituzione». Se la prendono con i cinesi che «fanno sballare i prezzi delle produzioni commerciali». E nelle township, ghetti per i neri, «il degrado è aumentato con l’arrivo di masse dallo Zimbabwe». Per fortuna, come in tutti cortili, 3 volte al giorno si gioca a calcio. Ma tra un mese, resteranno le liti fra poveracci e i barriti delle vuvuzela. Originali o taroccate?

(Fonte ‘Gazzetta dello Sport’)

La Redazione di www.calciomercatonews.com

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