Italia, Buffon difende Lippi: “I vincenti come lui non rimangono mai soli”

MILANO – Gigi Buffon tornerà in campo «tra tre mesi, forse quattro» dopo l’operazione alla schiena e cercherà di «meritarsi», così dice, la fascia di capitano della Nazionale promessagli dal nuovo ct. Ma se guarda indietro vede ancora il disastro azzurro al Mondiale. «Innanzitutto il gruppo era formato anche da tanti ragazzi – dice il portiere della Juventus a ‘Chiambrettopoli’ su Radio 2 -. Certe competizioni non è che abitudinariamente le abbiano frequentate per cui è normale che qualche contraccolpo psicologico o anche di personalità ci fosse. L’anno prima – prosegue – in Confederations Cup era stata fatta una campagna stampa nella quale si diceva che i giocatori del 2006 in fondo potevano restare a casa, per cui ci sono stati anche tanti cambiamenti. Però ci vuole anche gente di esperienza». L’ex ct Marcello Lippi ora sembra più che mai solo di fronte alle critiche. «No, penso che gli uomini vincenti come lui non siano mai soli», risponde Buffon. Tra le accuse mosse a Lippi c’è quella di non aver convocato Antonio Cassano e Mario Balotelli. «Qualsiasi tipo di giocatore, uno o due che portavi, non penso che avrebbe cambiato le sorti di questo Mondiale», afferma il numero uno azzurro. Ma la Germania vince con i giovani, fa notare Piero Chiambretti. «A differenza nostra hanno avuto dei ricambi formati da giocatori di grande livello – risponde Buffon – e poi mi sembra di notare che mentre giocano si divertono. E questo è molto importante». La Nazionale, secondo il portiere juventino, tornerà forte «quando si comincerà sin dai settori giovanili a fare un certo tipo di calcio, che culturalmente possa premiare un pò i giocatori anche più tecnici seppur non abbiano magari dei fisici enormi».

fonte: leggo.it

La Redazione di Calciomercatonews.com

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