MILANO – «Va pure osservato che la misura delle sanzioni irrogate dalla Commissione Disciplinare Nazionale appare congrua e proporzionata alla rilevanza delle condotte dei ricorrenti nella vicenda oggetto del presente giudizio. L’entità dell’inibizione di mesi sei al sig. Enrico Preziosi, maggiore rispetto a quella posta a carico del signor Massimo Moratti (mesi 3) è giustificata, perché la condotta del primo ha violato più norme (artt. 1, comma 1, 19, comma 2, lettera a, 10, comma 1, C.G.S.), rispetto a quelle che hanno determinato il deferimento e la condanna del secondo (artt. 1, comma 1, e 10, comma 1, C.G.S.). In altre parole la condotta del signor Enrico Preziosi è stata valutata con maggiore rigore, perché posta in essere da un soggetto già inibito». Così la Corte di Giustizia Federale ha confermato la inibizione ai due patron nerazzurro e rossoblù in relazione alla trattativa per le cessioni di Milito e Motta.
Fonte: Il Secolo XIX
La redazione di Calciomercatonews.com
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