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Calciomercato, Di Marzio: “Il futuro sono i trequartisti”

CALCIOMERCATO / DI MARZIO – La caccia è cominciata. E non solo ai rinforzi di gennaio. La Juve raddoppierà in difesa, dopo l’infortunio di Rinaudo e le difficoltà di Motta: a destra l’obiettivo è Johnson del Liverpool (quello che piaceva e piace anche a Benitez, l’artefice del suo passaggio ad Anfield), per il centrale invece la fase di spionaggio è appena cominciata, anche se intrigano già i due dello Schalke, Papadopoulos e Matip.
Caccia grossa anche al trequartista. Del futuro. Da parte di Prandelli, però. Lui ha lanciato l’allarme, lo ringraziamo. In serie A quel ruolo è infatti di proprietà straniera, i migliori interpreti sono Pastore (e Ilicic) a Palermo, Ljaijc (e Jovetic quando tornerà) a Firenze, Menez a Roma, Sneijder (e Coutinho) all’Inter, Hamsik (e Sosa) a Napoli, Hernanes alla Lazio, Sanchez all’Udinese. Gli italiani sono pochi, ci restano Cossu, Giovinco e Diamanti, non sottovaluterei Bentivoglio al Chievo (l’unico veramente moderno, più mezz’ala che seconda punta: a questo prototipo di giocatore, credo, si riferisse il Ct). Tre, quindi, massimo quattro opzioni alle spalle di Cassano, praticamente il vuoto. Ci fa però ben sperare il nuovo che avanza, il nuovissimo a dir la verità. Perché nei settori giovanili italiani crescono talenti puri, veri, quelli che saranno famosi, i trequartisti dell’era moderna. Uno fa meraviglie in serie B, si chiama El Shaarawy, è del Genoa in prestito al Padova: tecnica abbinata alla resistenza, un concentrato di qualità e quantità che ne fanno un fenomeno da studiare, non ancora diciottenne, il Real ha già preso appunti. Sul podio, anche Carraro della Fiorentina (classe 92) e l’italo brasiliano Bessa dell’Inter, un anno più giovane, il classico predestinato. Sono i tre più forti in assoluto, non gli unici. Perché crescono e bene anche D’Agostino (92) alla Samp, Margiotta (93) alla Juve e Pettinari (92) al Siena, uno dei tanti –buoni- prodotti del settore giovanile romanista. Hanno lavorato e lavorano benissimo Bruno Conti e papà De Rossi, altrimenti la Roma non avrebbe mandato a giocare tra A e B tanti ragazzi, tutti italiani, molti destinati a sfondare: D’Alessandro a Bari, Sini e Bertolacci a Lecce, Scardina a Como, Crescenzi a Crotone, oltre al già citato Pettinari. Li seguiremo, li seguiranno Prandelli e i suoi uomini, il cielo sarà più azzurro, l’Italia sarà più giovane. E bella.

Fonte: Gianluca Di Marzio per Virgilio sport

La Redazione di Calciomercatonews.com




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