Editoriale Italia-Serbia: chi ha fatto entrare quelle “bestie”?

EDITORIALE ITALIA SERBIA INCIDENTI – Ieri alcuni giornalisti tv e non solo hanno associato gli incidenti di ieri sera prima, durante e dopo Italia-Serbia al tremendo giorno dell’Heysel dove il 29 maggio del 1985 prima della finale di Coppa Campioni tra Juventus e Liverpool a causa di alcuni scontri morirono 39 persone, di cui 32 italiani.

Parole che hanno fatto rabbrividire il sottoscritto e non solo. Non è giusto parlare di “resa” da parte del calcio, la sospensione del match tra Italia e Serbia è stato un atto doveroso per salvaguardare l’incolumità non solo dei giocatori ma anche dei tifosi “sani” che ieri occupavano gli spalti del Marassi di Genova.

Il giorno dopo la disfatta serba contro l’Estonia, i tifosi serbi avevano già dato i primi segnali di “sbandamento”, ieri è stata l’apoteosi della loro rabbia e frustazione, anche se alla base degli scontri di ieri sera c’è stato anche un chiaro riferimento politico. Oggi molti quotidiani sportivi hanno usato il nomignolo “bestie”, puntando il dito contro la frangia cattiva del tifo serbo che ha messo in ginocchio una Nazione, una squadra, giocatori del calibro di Stankovic, Krasic, Ivanovic, affranti e in lacrime (in particolare il giocatore nerazzurro capitano della selezione serba) per il triste evento.

Ma una domanda sorge spontanea: chi ha fatto entrare quelle “bestie”?

Solitamente dopo aver esibito il biglietto (ce l’avevano?), in partite ad altro rischio di incidenti, i tifosi e non solo (anche i giornalisti figuratevi) vengono perquisiti da cima a fondo per evitare “brutte sorprese”. Ieri i tifosi serbi, in particolare il capo clan, avevano in mano un armamento, con coltellini, fumogeni e quant’altro. Qualcuno ha evidentemente sottovalutato i messaggi che arrivavano prima del match, anche perchè l’arrivo del pulmann della squadra serba è stato subito accolto da una carica effettuata proprio dagli stessi tifosi serbi che hanno anche minacciato il portiere Stojkovic, protagonista in negativo della disfatta contro l’Estonia.

Era un segnale chiaro delle intenzioni degli ultras nazionalisti serbi.

Qualcuno dovrà pagare e non solo i tifosi serbi…

Claudio Ruggieri – www.calciomercatonews.com




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