Milan, per Allegri sarà la settimana della verità


MILAN BARI – Per il Milan di Massimiliano Allegri parte domani da Bari una settimana che dovrebbe raccontare molto sulle ambizioni e le possibilità scudetto dei rossoneri. Nove punti in palio che passano anche per il mercoledì contro il Palermo prima di approdare al derby. E la prima tappa, nononostante un pronostico tutto favorevole al Milan, non è detto sia proprio una passeggiata. Forse più che dal Bari, che magari, come dice Allegri, giocherà la “partita della vita” ma che è ultimo in classifica, in chiara difficoltà di gioco e con pesanti assenze, il Milan deve guardarsi da un consumo eccessivo di energie nervose accumulato con la sconfitta casalinga contro la Juve e il rocambolesco pareggio contro il Real. A far salire la temperatura a Milanello non è stato poi tanto il match tra i pesi massimi (nel senso dei 90 chili abbondanti dei due contendenti) Ibrahimovic e Onyewu di ieri risolto subito secondo Allegri a “baci e abbracci” e salutato da Galliani come una sorta di dimostrazione di positiva vivacità, quanto le parole di Ibrahimovic e la sincerità disarmante di Ringhio Gattuso. Il primo non ha nascosto di trovarsi meglio con Inzaghi – un centravanti vero – piuttosto che con Pato e Robinho che l’area di rigore avversaria non la presidiano in pianta stabile. Manco a farlo apposta, Inzaghi ha ribaltato con una doppietta la partita col Real, ringraziando lo svedesone che lo aveva sponsorizzato e chiedendo più spazio. E adesso diventa un problema per il tecnico rimetterlo nel freezer, tanto più perdurando le prestazioni insufficienti di Pato. Gattuso invece ha criticato quei ‘trè là davanti che non inseguono le ripartenze avversarie e sui rilanci lasciano il Milan in otto. Allegri (che altro deve fare?) si barcamena. Dice di essere felice per Inzaghi ma poi ricorda sempre che ha 37 anni e va gestito. Così come va gestito il patrimonio Pato, sul quale non si possono insinuare dubbi. “Deve arrabbiarsi con se stesso. Col Real – aggiunge Allegri – ha fatto meglio che contro la Juve. Può cadere in questi periodi negativi ma deve reagire e rendersi conto che non sta esprimendo tutto il suo potenziale. Ma le sue grandi qualità rimangono”. Gattuso invece, spiega Allegri, avrebbe fatto meglio a sollecitare i compagni in campo e a parlarne poi negli spogliatoi, al chiuso. Il Milan che va a Bari è partito senza Thiago Silva e Antonini, indisponibili così come Oddo e Bonera. E senza Boateng, squalificato. Allegri ha dettato la formazione della difesa, dove Yepes sarà preferito al greco Papastathopoulos. E ha confessato che sta meditando di dare un turno di respiro a Pirlo, che tra l’altro è diffidato, così come Gattuso. E anche questi sono particolari ‘da gestirè in vista soprattutto del derby. Domani certamente dovrebbe rientrare Seedorf che, secondo il tecnico, ha fatto bene nel finale contro il Real anche se da un suo stop sbagliato è partita l’azione del pari madridista a tempo quasi scaduto. Per il resto Allegri si è rifiutato di fornire altre certezze, neanche la presenza di Ibrahimovic. Che però ci sarà. Piuttosto, non tutti sono disposti a scommettere sulla presenza dal 1’ di Pato e Ronaldinho. (ANSA)

Paolo Bardelli – calciomercatonews.com




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