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Milan-Tottenham, Gattuso rischia tantissimo! Spunta un retroscena su Bassong e Ibra…

MILAN-TOTTENHAM GATTUSO BASSONG IBRA – Come rovinarsi l’immagine (e la stagione). Per l’inspiegabile scenata con Joe Jordan — inclusa la testata in diretta tv— Rino Gattuso rischia di rivedere la Champions nel 2011-12. E non soltanto perché qualificarsi sarà complicato. Per il pm Uefa, infatti, si è trattato di «grave condotta antisportiva» : il che può significare da 3 a 5 turni di squalifica. Ai quali aggiungere quello automatico per il secondo «giallo» (era diffidato). Risultato: possibili 5 giornate di stop, tutto compreso, probabili 4, chissà se con il ricorso alla condizionale (frequente all’Uefa). Decisione lunedì a Nyon. Due confronti Gattuso ha sempre mostrato agonismo straordinario, una certa teatralità evitabile (vedi altra scenata per l’ammonizione di martedì) ma non è mai stato protagonista di atteggiamenti così antisportivi. L’Uefa ha ricevuto subito i rapporti. Niente di speciale in quello dell’arbitro Lannoy che, con una gestione permissiva, non è riuscito a evitare che l’incontro degenerasse (e ha scritto di un confronto generale tra giocatori nel tunnel). Ma c’è parecchio in quello del delegato, il belga Fernand Meese, ex arbitro e agente di polizia: il primo scontro, soprattutto il secondo con Gattuso che va a cercare Jordan (pronto anche lui, senza occhiali). Che i giudici utilizzino o meno la prova tv, hanno già visto le immagini e si sono fatti un’idea. In più Gattuso può pagare l’aggravante di essere capitano. Ai protagonisti e ai club, forse, sarà chiesta una dichiarazione scritta. Niente audizione diretta. Da Gattuso sono arrivate subito le scuse: si terrà conto anche di questo. Ginocchio ferito Scuse ribadite anche ieri di persona in spogliatoio a Milanello e poi per voce del suo procuratore Andrea D’Amico a Sky: «Rino si scusa veramente, soprattutto con i propri tifosi, per l’immagine del Milan e per il ruolo che ha da capitano. È stato provocato ma è anche vero che è caduto in questa debolezza. Le reazioni possono essere dettate dalla mancanza di tranquillità. È un uomo molto sincero, corretto, mi sembrano esagerati certi commenti» . Per dovere di cronaca va ricordato che Gattuso ha giocato più di metà della ripresa col ginocchio destro aperto come una mela (a fine gara gli sono stati applicati 12 punti di sutura) in seguito a un duro contrasto con Sandro. E il dolore non è un buon consigliere. Dal versante societario ieri non sono arrivate prese di posizione ufficiali, ma il pensiero è che si sia comunque trattato di un attimo di follia da condannare e di un comportamento molto lontano dalla linea di condotta di club e squadra. In via Turati rimarcano però anche che il giocatore si è subito scusato e che in 104 partite internazionali è stato espulso solo una volta, con una media di un’ammonizione ogni tre gare. Bassong l’aizzatore La giornata di ieri è stata anche l’occasione per cercare di ricostruire meglio l’accaduto. Dopo il primo faccia a faccia Gattuso-Jordan, a fine gara il milanista è andato verso la panchina inglese per chiarirsi (le immagini mostrano una stretta di mano col tecnico Redknapp), ma la cronaca parla di un brutto insulto di Jordan a Rino: «Fucking Italian bastard» . La traduzione è semplice. Da lì la baraonda finale, fomentata anche da Bassong, panchinaro inglese che durante la partita pare averci dato parecchio dentro con le provocazioni. Il parapiglia è proseguito nel tunnel degli spogliatoi, ma senza conseguenze: Nesta ha cercato di calmare Gattuso, Boateng ha provato a trattenerlo e poi è arrivato l’intervento pacificatore definitivo di Flamini. L’ultima cartolina è quella di Ibrahimovic a torso nudo, che osserva tutta la scena senza (per fortuna) intervenire e si limita a sibilare agli avversari: «Non è finita qui» . Ci auguriamo si tratterà di una vendetta sportiva.

Fonte: Gazzetta dello Sport

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