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Calciomercato Juventus, Spalletti: ecco perchè l’intesa è possibile!


CALCIOMERCATO JUVENTUS SPALLETTI – Luciano Spalletti ha preparato da tempo una strategia d’uscita dallo Zenit, ma nelle sue intenzioni tutto dovrebbe (doveva?) avvenire nell’estate 2012. Questo si è sentito rispondere chi l’ha in­contrato a Berna la mattina del 17 febbraio con l’intento di decifrarne la volontà e, soprat­tutto, di lavorarlo ai fianchi per propiziare un suo approdo – con un anno d’anticipo ri­spetto a quella data – a Vino­vo. Si è trattato di un punto di partenza, beninteso. Della pri­ma presa di contatto, utile a preparare il tavolo sul quale si giocherà una partita impor­tante per il futuro bianconero se la situazione evolverà in quella direzione (dipende ov­viamente dai risultati che ot­terrà la Juve da qui a fine sta­gione). Ma le carte devono an­cora essere distribuite, i gioca­tori più importanti non si so­no ancora palesati e ufficial­mente non hanno nemmeno in programma di presentarsi alla partita. Ogni cosa, d’al­tronde, richiede il suo tempo. E Spalletti nella circostanza ha confermato di essere un uomo prudente, navigato. Ca­pace di lanciare messaggi agli interlocutori, senza esporsi troppo. La situazione glielo consente.

CALENDARIO RUSSO Par­tiamo dallo status quo. Spal­letti ha confermato di essere legato fino al dicembre 2012 con lo Zenit, chiarendo che nel suo contratto non sono pre­senti clausole liberatorie. Ma ha anche spiegato di aver re­spinto i tentativi della sua at­tuale dirigenza di prolungare lo stesso accordo e di essere vittima (ma probabilmente sarebbe meglio dire beneficia­to) di un’anomalia che merita di essere spiegata nel detta­glio. Il punto è che nei mesi scorsi la federazione russa ha deciso di uniformare il proprio campionato a quelli delle prin­cipali nazioni europee. Infatti la stagione che inizierà da qui a tre settimane, invece che concludersi nell’anno solare, avrà un’appendice fino a giu­gno 2012. In pratica ci sarà una prima fase che potremmo definire – mutuando dal ba­sket –regular seasondall’11 marzo al 28 ottobre di que­st’anno. Quindi, nella Prima­vera 2012, avranno luogo playoff e playout , il che con­sentirà ai russi di mettersi in pari con i calendari di serie A, Premier League, Bundesliga, Liga, ecc. Un campionato di un anno e mezzo, roba da Guinness dei primati. Senon­chéil contratto di Spalletti si esaurirà a dicembre 2012. Quindi nel bel mezzo della stagione successiva. Lo Zenit per questa ragione vorrebbe prolungare, in modo da non ri­trovarsi in casa un allenatore con un contratto sfalsato ri­spetto al calendario. Ma l’uo­mo di Montespertoli non ci sta. Perché Spalletti intende chiudere l’esperienza russa con sei mesi di anticipo rispet­to a quanto stabilisce l’attua­le contratto, ovvero al termi­ne della prossima stagione. E questo crea un motivo di con­trasto con i vertici dello Zenit. O, guardando le cose da un al­tro punto di vista, regala la possibilità a chi è interessato a portare Spalletti alle proprie dipendenze di insinuarsi tra le pieghe del contratto. Per an­ticipare la data del divorzio tra l’ex allenatore della Romae lo Zenit.

TEMPI E MODI Spalletti ha dunque chiarito al suo interlo­cutore di voler rimanere a San Pietroburgo fino a giugno 2012 a meno di eventi «impre­vedibili ». Una formulazione che non lo impegna ma che rappresenta un messaggio esplicito, a volerlo cogliere. Sta alla Juve, dunque, agire di conseguenza se davvero in­tende farlo. E qui ribadiamo quanto scritto ieri: ad oggi nessun esponente della so­cietà si è mosso in direzione di Spalletti, a farlo è stato un professionista delle mediazio­ni calcistiche, Un personaggio storicamente vicino alla so­cietà di corso Galileo Ferraris, ma che si muove ovviamente in totale autonomia. Perché sarebbe sconveniente, sbaglia­to, improvvido anticipare i tempi nel bel mezzo di una stagione che GigiDel Neripuò ancora raddrizzare. Infat­ti la dirigenza bianconera nonsi è esposta per ri­spetto del proprio alle­natore e se vogliamo anche del proprio pro­getto. Su questo non ci sono dubbi: il tecnico di Aquileia è padrone del proprio destino e ha 12 partite per raggiungere la Champions League. Il vero obiettivo di sta­gione.Però perdere quel treno dopo le repentine eliminazioni in Europa League e Coppa Italia avrebbe per Del Neri il sa­pore amaro del fallimento.E in tal caso la partita per Spalletti (e magari non solo per lui, perché nessuno oggi può escludere che la rosa dei candidati si allarghi) decol­lerà, il tavolo siarricchirà di nuovi gioca­tori. Funzio­na così. E non da ieri.

Fonte: Tuttosport

La Redazione di www.calciomercatonews.com

Fabio Alberti

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