Calciomercato Juventus, Inter, Milan: ritorna il secondo extracomunitario?

CALCIOMERCATO JUVENTUS INTER MILAN EXTRACOMUNITARI – Trenta squadre (20 in Lega Pro, 10 tra A – anche di vertice pare – e B) vedono la classifica tremare per irregolarità amministrative sui pagamenti di stipendi e tasse; venti club di A ricominciano a sperare in una riapertura a due extracomunitari nelle due finestre di mercato dopo il taglio a uno cui la Figc è ricorsa in estate come misura emergenziale (e sbagliata) dopo la debacle sudafricana dell’Italia. Oggi si riunisce un importante consiglio federale, probabilmente l’ultimo cui non prenderanno parte i delegati della Lega di A, il presidente Beretta (col dg Brunelli in Cina per gli accordi relativi alla Supercoppa) e i consiglieri Lotito e Cellino a rischio decadenza dopo l’eccesso di assenze ingiustificate alle riunioni del governo federale, da luglio a oggi. La Lega di Milano dovrebbe rientrare dal prossimo consiglio: il lavoro dei pontieri in vista di una primavera molto delicata dal punto di vista istituzionale potrebbe riportare i club maggiori nel governo federale e sbloccare alcune situazioni delicate. Proprio il niet irremovibile di Abete sulla deroga annuale per il secondo extracomunitario, spalleggiato dall’Aic e da una maggioranza in consiglio che rese inutile la resistenza di Beretta portò allo schiaffo di luglio. E creò notevoli problemi ad alcuni club che avevano in piedi trattative di mercato complesse come quelle della Juve con Krasic e Dzeko.

CHE CAOS Ad agitare la vigilia del consiglio, però, la presa di posizione della Lega Pro che chiederà ufficialmente se è vero che un nutrito gruppo di squadre ha violato le norme d’iscrizione che obbligavano da quest’anno a pagare stipendi e tasse con un conto specifico e dedicato. Rischiano punti di penalizzazione i 30 club passati alla lente della Covisoc che potrebbe girare la segnalazione alla Procura federale. Dopo gli 80 punti comminati alla Lega Pro, i 6 all’Ascoli in B e i 3 al Bologna, in arrivo un’altra pioggia di sanzioni? Forse, anche se proprio la Disciplinare (combinato disposto dell’articolo85 delle Noif e dell’articolo 10 del codice sulle irregolarità amministrative) potrebbe sanzionare solo i pagamenti non andati a buon fine con bonifici tracciabili. Tra i club sotto la lente ci sarebbe anche “aristocrazia” di A. Sul tavolo del Consiglio anche la questione ripescaggi: tutti – tranne l’Aic – sono per il blocco. Lo chiede anche la B, che vuole entro il 2013-14 tornare a 20 squadre (ma la Lega Pro non vuole che accada con due promozioni invece di quattro). Macalli illustrerà la sua riforma: si dovrebbe arrivare a regime a tre gironi da 20 squadre. Col blocco dei ripescaggi si potrebbe – vista la crisi che rischia di travolgere 30-40 club in estate – accelerare il tutto. Magari con un girone di prima e due di seconda, prima di tornare ai tre gironi di C come negli anni Settanta.

Fonte: Tuttosport

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