Calciomercato+Juventus%2C+%C3%A8+il+Delneri+day%21+Il+tecnico+si+gioca+la+panchina
calciomercatonews
/2011/03/05/calciomercato-juventus-e-il-delneri-day-il-tecnico-si-gioca-la-panchina/amp/

Calciomercato Juventus, è il Delneri day! Il tecnico si gioca la panchina

CALCIOMERCATO JUVENTUS DELNERI MILAN – Chissà come l’aveva immagi­nata, questa partitissima, quando i bian­coneri camuffavano il gap tecnico e sem­bravano ribellarsi alla fuga del Milan. Chissà cosa fantasticava negli spiccioli finali di Chievo-Juve, quando la vittoria appariva salda e i rossoneri distanti ap­pena tre punti… S’è spezzato lì, il sogno di Luigi Del Neri: Pellissier che fa gol, Allegri che torna a +5, la Juve che si perde e, dopo la sosta, comincia a perde­re.

«Allo scudetto adesso credo di più» : pontificò malgrado tutto. Difatti, alla partitissima, si presenta con il binocolo (Milan a +17) e con il paracadute. Per­ché rassicurazioni, giura­menti e promesse non ne puntellano sufficiente­mente la panchina: l’alle­natore intuisce che, salvo rimonte-record, dovrà ab­bandonare il progetto a stagione chiusa, però la fi­ducia può dissolversi an­che prima e stasera il ri­schio sarà moltiplicato.

SITUAZIONE – Il presidente Andrea Agnel­li, dopo il confronto (processo) di lunedì, ha confidato «un dialogo più intenso», ha garantito che la storia non cambia e ha precisato che in estate cambieranno al­cune cose. Il riferimento è alla squadra, ai rinforzi da innestare per completare la rifondazione e accrescere la qualità, tuttavia è chiaro che se dovesse sfuggi­re la Champions ripartire con Del Neri diventerebbe difficile. Rimandando al­l’estate i correttivi, e insistendo anche sull’unità del gruppo, il presidente esclu­de quindi ribaltoni estranei alla sua filo­sofia e alla tradizione del club: prima dei movimenti tellurici delle ultime gestioni, l’ultimo esonero, quello di Luis Carni­glia, risaliva al 1969.

ALTERNATIVE – Oltre alla coerenza societa­ria, a tenere incollato Del Neri alla pan­china, contribuisce la difficoltà di repe­rire un sostituto carismatico. Tra i disoc­cupati – è il risultato delle riflessioni di­rigenziali all’indomani del crac con il Bologna – non s’intravvede un tecnico “da Juve” e nei quadri tecnici non figu­ra “un Montella”: potrebbe prestarsi Pa­vel Nedved, che però riveste ormai un ruolo dirigenziale, non ha il patentino e probabilmente non ha nemmeno troppa voglia. Nell’eventualità, aspettando di assegnare l’eredità definitiva – Luciano Spalletti grande favorito – la soluzione più ovvia conduce a un traghettatore: Claudio Gentile e Pierluigi Casiraghi i principali candidati, accomunati dal pas­sato bianconero e dalle esperienze nel­l’Under 21.

PREMESSE – Premesse e promesse, tutta­via, non mettono Del Neri al riparo da un divorzio immediato: se la Juve doves­se avvitarsi in una spirale di sconfitte, se non dovesse reagire, se dovesse conti­nuare a rotolare nel precipizio che l’ha allontanata dalla zona Champions e ha trasformato la snobbata Europa League in obiettivo, se diventerà imprescindibi­le cercare comunque una scossa, le po­sizioni dovranno essere giocoforza rivi­ste. Non è casuale che l’ad Beppe Marot­ta, dopo aver rassicura­to a sua volta sulla con­tinuità tecnica, abbia puntualizzato: «Del Ne­ri, come tutti, è sotto esame» . Stasera, un ri­sultato positivo conce­derebbe tregua; una buona prestazione po­trebbe ritagliare un supplemento di fiducia. Ma se la squa­dra dovesse inciampare in un’altra figu­raccia, difendere l’allenatore diventerà durissima. Sì, stasera Del Neri si gioca la Juve: il suo futuro dipende dalla partitis­sima che aveva immaginato probabil­mente come sfida scudetto e che s’è ri­dotta invece a test per capire se la cadu­ta è libera, se lo spogliatoio è saldo, se la confusione è superata. Non sono piaciu­te certe scelte tecniche, in corso Ferra­ris. E non è piaciuto che Del Neri non sia assunto responsabilità pubblicamente. Anche ieri, d’altronde, in una conferen­za incentrata sulla sua posizione scric­chiolante più che sulle stategie tattiche adottate, ha riepilogato gli infortuni, ri­badito che la Juve è in costruzione e pre­cisato che non cambierà le sue idee. Sen­za un filo d’autocritica. Ha anche detto di sentirsi tutelato dalla società: fino a quando però dipenderà dai risultati, pri­mo fra tutti quello con il Milan.

Fonte: Corriere dello Sport

admin

Share
Published by
admin

Recent Posts

Milan niente da fare, il giocatore ha già deciso

Niente da fare per il Milan, il giocatore ha preso la sua decisione: il suo…

4 mesi ago

Retrocessione Juventus: l’incubo diventa realtà

Non è un momento semplice per la seconda squadra bianconere: interruzione del progetto in caso…

4 mesi ago

Tegola Milan, macigno per Pioli: altro stop

Emergenza infortuni Milan: sale a quota 29 il numero degli infortuni di questa stagione della…

4 mesi ago

Tegola Inter: dopo Cuadrado, stop per un altro big

Brutte notizie in casa nerazzurra, arriva l’ennesimo stop per Simone Inzaghi alla vigilia della partita…

5 mesi ago

Juventus beffata: “L’Inter lo ha già preso”

Ennesimo derby d’Italia nel calciomercato: sembra fatta per la squadra di Simone Inzaghi, ma la…

5 mesi ago

Ennesima tegola per Allegri: 2023 finito per il big azzurro

Brutte notizie per il mister Massimiliano Allegri, che dopo i tre punti conquistati con la…

5 mesi ago