Torneo di Viareggio, scopriamo l’Inter: il nuovo Toni, il “gatto” Bardi e il gioiello Crisetig

INTER TORNEO DI VIAREGGIO – Francesco Bardi, Simone Benedetti, Lorenzo Crisetig, Simone Dell’Agnello. L’ossatura della squadra di Pea mette in mostra quattro italiani su cui puntare. Tre sono arrivati quest’anno, uno è a Milano dal 2007. Per Bardi e Dell’Agnello, che hanno vinto i premi di miglior portiere e di golden boy, quella di ieri è stata una giornata particolare: hanno alzato la Viareggio Cup nella loro Livorno, tra gli applausi della gente di casa. «Da quando ho saputo che si giocava all’Ardenza non ho più dormito» , ha detto Dell’Agnello a fine partita. Il bravissimo attaccante poteva solo risparmiarsi la fin troppo istrionica esultanza a luci rosse sul 2-0, copiata a Lucarelli (con la maglia del Livorno a Piacenza l’8 maggio 2009). «Per me è stato un grande stimolo in più» , ha commentato Bardi. Ecco i quattro alfieri di Pea ai raggi x.

UN GATTO – Anche ieri, seppur praticamente inoperoso, ha risposto con due guizzi alle conclusioni pericolose di Carraro e Piccini. Francesco Bardi è un pararigori. Fino a gennaio era a Livorno, una presenza in A nella scorsa stagione. L’Inter lo ha preso in prestito con un diritto di riscatto fissato a 700 mila euro.

CHE LEADER! – Simone Benedetti, classe ‘92, è il figlio di Silvano: con il Toro c’è stato uno scambio di comproprietà con Stevanovic nella scorsa estate. Lui ha il piglio da leader e la serenità del veterano. Piede destro, sa marcare e impostare. Gli addetti ai lavori lo definiscono un predestinato alla nazionale maggiore.

IL REGISTA – Lorenzo Crisetig è un friulano approdato all’Inter nel 2007 dai dilettanti dell’Udine Donatello. E’ un ‘93 tutto mancino, impressiona la personalità con cui muove la squadra. Deve velocizzare il passo, ma ha grandi margini.

IL NUOVO TONI – Simone Dell’Agnello è un ‘92. Per stazza dicono tutti che ricordi il primo Toni. E’ arrivato nel 2007 dal Livorno, ha mezzi tecnici importanti, sente la porta, sale e accompagna la squadra. Capocannoniere del torneo con 7 gol assieme a De Luca del Varese (l’Inter ha fatto fare un altro trofeo Lorenzi per consegnarlo anche all’altro bomber lombardo). A gennaio lo voleva il Bologna.

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