SCUDETTO INTER SCONCERTI SERIE A – “Se vinsie, se vinsie, se vinsie seguro”. Quando a fine dicembre Leonardo si presentò nello spogliatoio interista dei freschi campioni del mondo per l’operazione “remuntada”, a Zanetti e compagni avrà ricordato l’allenatore-stregone sudamericano (e mezzo napoletano) del Borgorosso Football Club ingaggiato dal presidentissimo Alberto Sordi, che non ne aveva azzeccata una con la sua promettente tabella stile “bar sport”, quella da 3 punti qua e 3 là pure. L’Inter aveva sì due partite da recuperare, una in casa con il Cesena e l’altra a Firenze, ma 11 lunghezze di distacco dal Milan erano – vuoi o non vuoi – la pesante eredità che aveva lasciato il malcapitato Rafa Benitez. Del caso, ovviamente, si era occupato il nostro Mario Sconcerti, opinionista principe della domenica calcistica di Sky ed editorialista delle pagine sportive del Corriere della Sera, dalle quali, appunto, aveva ipotizzato la “sceneggiatura di un sorpasso difficile”. Un’altra tabella, se vogliamo. Con la sottilissima differenza che, rispetto alle previsioni del mago argentino di Castellammare di Stabia del film di Albertone, il giornalista toscano ci va di scientifico, di abile statistica. E, soprattutto, ci prende. “Il cuore del gioco – scrive sul Corsera dell’11 gennaio – arriverà all’undicesima giornata, il 20 marzo, vigilia di primavera: se l’Inter torna e il Milan non accelera, allora davvero può esserci il sorpasso”. Profetico. Ci troviamo alla settimana virtuale del derby (c’è la sosta per la Nazionale) con la concreta possibilità – e i rossoneri non ce ne vogliano – che i nerazzurri completino l’agognata rimonta. Che neanche Nostradamus.
Ma diavolo di uno Sconcerti, dove sta il trucco?
“Nessun trucco, ma un calcolo semplicissimo. Il Milan si aggirava intorno ai due punti in media a partita, dimostrando di saper andare forte, ma non troppo, e 40 punti in un girone non sono sufficienti se una squadra che insegue si mette a correre. E l’Inter del passato ha sempre fatto una media di 2,3 abbondante: senza contare nemmeno l’anno record di Mancini, con Mourinho un anno fa ha vinto a 84 e due anni fa a 85. E’ presto detto…”.
Un gioco da ragazzi. Dunque Leonardo completerà la “vendetta” nel derby?
“Oggi ne sono ancora più straconvinto. Al di là del recupero o meno di Pato e della squalifica di Ibrahimovic, gli attaccanti di Allegri, insieme a Cassano e Robinho, sono oggettivamente fuori forma, e questo alla lunga sarà un fattore decisivo. Se pensiamo poi che l’Inter recupererà anche Milito…”.
Il discorso sembrerebbe chiuso qua, ma ogni tanto ci dimentichiamo del Napoli, che ora è nuovamente a soli 3 punti dalla capolista.
“E’ la variabile impazzita. Se consideriamo poi che alla penultima ha l’Inter in casa…Certo, se la dovesse battere, dando sempre per scontato che i giocatori di Leonardo abbiano fatto loro il derby, vincendo lo scudetto, allora manderebbe a monte tutto il ragionamento. A quel punto mi sparo…”.
Fonte: Sky.it
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