Catania-Juventus%2C+voti+e+pagelle+di+Tuttosport
calciomercatonews
/2011/09/26/catania-juventus-voti-e-pagelle-di-tuttosport/amp/

Catania-Juventus, voti e pagelle di Tuttosport

CATANIA JUVENTUS VOTI PAGELLE TUTTOSPORT – Dopo il Corriere è il turno di Tuttosport che da i voti e le pagelle al match tra Catania e Juventus.

CATANIA

ANDUJAR 4 La papera sullo straccio zuppo tirato da Krasic entra nella storia, certo l’alibi del diluvio c’è e resiste, ma mo­stra incertezza ad ogni uscita. Se la cava, invece, su Marchisio e Pepe dalla distanza.

ALVAREZ 6 Rende innocuo il leopardino Elia, poi si stira di brutto.
Marchese (29’ pt) 5.5 Premessa: non è il suo ruolo, quello di esterno destro, racco­glie i complimenti di tutti, ma sia su Elia e poi su Pepe a trat­ti sembra affondare.

BELLUSCI 6.5 Ad Ascoli, an­ni fa, lo chiamavano il nuovo Cannavaro. Senza esagerare, ieri salta e tampona dapper­tutto.

SPOLLI 6.5 Duello rusticano con Matri risolto spostando la minaccia sempre più in là.

CAPUANO 5 Nel primo tem­po la lentezza della Juve lo fa­vorisce, ma quando Krasic si attiva nella ripresa subisce di tutto.

LODI 7 Dall’altra parta, al po­sto suo, c’è Pirlo: ne sta seguen­do la traiettoria, forse, a scher­mo davanti alla difesa una ri­velazione.

GOMEZ 7 Piccolo e fastidiosa aletta che anticipa, dribbla, as­siste. Una di quelle zanzare che nelle notti d’estate non rie­sci a schiacciare sul muro.

DELVECCHIO 6.5 Si dedica all’interruzione sul nascere di quanti più ricami di Pirlo pos­sa, praticamente a uomo sul playmaker più bello che c’è. Cede metri alla fine, ma sfiora il gol. Utilissimo.

ALMIRON 6 I suoi cambi di gioco per un po’ mandano in tilt i riposizionamenti difensivi juventini, rischia l’autogol, ha autonomia limitata ma buon piede.
Ledesma (20’ st) 6 Mi­nuti verso un finale in cui risul­ta tatticamente utile.

CATELLANI 5.5 Corre tantis­simo, ma si mangia un paio di occasioni d’oro che abbassano il voto.

BERGESSIO 7 Giornata da ricordare e incorniciare per quanto fatto (il gol, l’impazzi­mento cui costringe Chiellini) e per quanto ascoltato (il boato del Massimino all’uscita dal campo) e per quanto omesso: si mangia la rete della doppiet­ta, giustificato dal lavoro su Pirlo.
Suazo (33’ st) 5.5 L’occa­sione della (seconda) vita, ma David è tornato senza ancora la cattiveria di un tempo.

All. MONTELLA 7 Ingabbia la Juve per un tempo con un modulo speculare al 4-1-4-1, imponendo una marcatura quasi a uomo su Pirlo, raddop­piando basso sugli esterni. Do­po il pareggio juventino i suoi non crollano, s’accorciano al­l’indietro e ripartono pericolosi: con un portiere all’altezza avrebbe vinto, di certo ha fuga­to i fantasmi d’esonero ingiu­stificati visto il lavoro fatto con una sorta di Catania 2.

JUVENTUS

BUFFON 6.5 Gigi, nel diluvio, ha i tempi giusti e il coraggio nelle uscite basse salvifiche del finale; ha l’esperienza nell’uso dei pugni su alcune palle vele­nose precipitate verso di lui. Convincente.

LICHTSTEINER 6.5 Uno svizzero “anema e core”, con polmoni infiniti. Gomez spo­stato a sinistra patisce la fre­quenza del suo passo, se la ca­va bene anche su Catellani.

BARZAGLI 6.5 Ebbene, per far capire quanto sia (ri)diven­tato importante per il calcio italiano e per la Juve: nel fina­le si fa male e cade in terra, tut­ti a pregare,“per carità che non sia Barzagli”… A tratti, con una caviglia “frastornata”, diventa eroico sugli allunghi di Suazo. Sempre in tempo: ti pare poco?

CHIELLINI 4 Ma chi è questo ragazzone che porta la maglia del pilastro della difesa azzur­ra? Non sembra lui per come subisce dal primo all’ultimo minuto Bergessio (non il Kun Agüero), alla fine la giornata che a tratti pare da incubo po­trebbe finire in tragedia quan­do regala palla a Suazo nei 16 metri, salvato da Buffon. Il gi­ropalla insistito, abbiamo l’im­pressione, lo preoccupa e gli fa perdere concentrazione.

GROSSO 5.5 Meglio nella ri­presa, ma quanta sofferenza su Gomez, che guizza – per ca­rità – ma non può divenire Gar­rincha in una notte. Non perde la testa, ma troppo spesso l’av­versario, come in occasione del cross per l’1-0 catanese.

PIRLO 6 Stavolta applicano quella piovra di Delvecchio a uomo su di lui, la grande soffe­renza nel primo tempo è la ve­locità di una palla che gira len­ta lenta. Chiaro a tutti che il meglio della Juve parte sem­pre da una sua idea e che tie­ne perfettamente 97’ minuti durissimi: bel segnale, no?

KRASIC 6.5 Primo tempo in cui pare il fantasma dei giorni peggiori, non tiene palla, non affonda. Poi la ripresa è una ri­voluzione: Milos segna subito con un tiro e una papera di An­dujar, ma la fortuna se la me­rita creando occasioni eccezio­nali per Del Piero e conqui­stando punizioni. In progresso evidente.

VIDAL 5.5 Contraddittoria prestazione: posizione troppo avanzata nel primo tempo in cui per 25’ gioca, addirittura, da seconda punta. Lentissimo di pensiero con la palla tra i piedi, ripresa da mediano più efficace ma si mangia il gol vit­toria. E questo è un meno in pagella.

MARCHISIO 6 Anche lui at­tratto molto avanti, un paio di chance risolta senza il consue­to cinismo. Corre molto, sba­glia tanto ma se la cava.
Qua­gliarella (36’ st) ng. Nota lieta: torna in campo dopo 9 mesi e il parto è ok. Anche perché il col­laudo arriva su un campo reso infame dalla pioggia.

ELIA 5.5 Non va bocciato, per­ché della lentezza di pensiero e azione, della lunghezza in campo della Juve del primo tempo a patire di più sono pro­prio i giocatori come lui che hanno bisogno di spazi e tem­pi di gioco certi. Da rivedere e comunque si applica nei rien­tri.

Pepe (1’ st) 7 Come quan­do Carlo Conti nel suo gioco tv chiama la scossa: qui niente curve da brivido e ragazze co­scialunga, ma la coscia inesau­ribile del romano. Accelera una prima volta ed ecco il gol di Krasic, tira forte, crossa, inven­ta e copre: titolare, punto e ba­sta. Le cose, ora, stanno così.

MATRI 5 Altra domenica di sofferenza e circumnavigazio­ne dell’area di rigore. Soffre Spolli, una buona combinazio­ne con Marchisio non basta. A differenza di Siena non arriva il gol e la differenza è notevole.

Del Piero (28’ st) 6 Con lui si creano chance, si mangia un gol di testa.

All. CONTE 6 Sbagliata per posizioni in campo e intensità la prima Juve, quella misterio­sa del 4-1-4-1 e 4-4-1-1; azzec­catissima la seconda quella che sfiora la vittoria accettan­do il rischio della sconfitta. Pas­si indietro della difesa: dia un’occhiata là dietro, please.

ARBITRO

MAZZOLENI 6 Poco da se­gnalare, agevolato da squadre corrette anche nel fango.

La redazione di Calciomercatonews.com

admin

Share
Published by
admin

Recent Posts

Milan niente da fare, il giocatore ha già deciso

Niente da fare per il Milan, il giocatore ha preso la sua decisione: il suo…

5 mesi ago

Retrocessione Juventus: l’incubo diventa realtà

Non è un momento semplice per la seconda squadra bianconere: interruzione del progetto in caso…

5 mesi ago

Tegola Milan, macigno per Pioli: altro stop

Emergenza infortuni Milan: sale a quota 29 il numero degli infortuni di questa stagione della…

5 mesi ago

Tegola Inter: dopo Cuadrado, stop per un altro big

Brutte notizie in casa nerazzurra, arriva l’ennesimo stop per Simone Inzaghi alla vigilia della partita…

5 mesi ago

Juventus beffata: “L’Inter lo ha già preso”

Ennesimo derby d’Italia nel calciomercato: sembra fatta per la squadra di Simone Inzaghi, ma la…

5 mesi ago

Ennesima tegola per Allegri: 2023 finito per il big azzurro

Brutte notizie per il mister Massimiliano Allegri, che dopo i tre punti conquistati con la…

5 mesi ago