Calcioscommesse: ora tremano anche Lazio e Napoli

CALCIOSCOMMESSE LAZIO NAPOLI – L’inchiesta del calcioscommesse attende risvolti clamorosi dalle procure di Napoli e Cremona. Dall’inchiesta di Bari è partito il secondo grande terremoto, quello che ha visto la confessioni di Cristiano Doni e portato all’arresto di Masiello, che oggi sarà ascoltato dal gip che lo ha fatto arrestare, Giovanni Abbattista, per l’interrogatorio di garanzia. Potrebbe essere l’occasione giusta per confermare quello che Masiello aveva già rivelato in una lettera al pm inquirente, Ciro Angelillis, il 28 marzo: «Quando il risultato di Bari-Lecce era sullo 0-1, ho sfruttato un’occasione che mi si è posta per poter cristallizzare definitivamente l’esito di sconfitta per il Bari e per poter, quindi, ottenere il pagamento promessomi, realizzando così l’autogol con cui si è concluso l’incontro ».

La bomba vera potrebbe deflagrare però a Napoli, terra della camorra. Secondo gli inquirenti, nelle scommesse veniva riciclato il denaro proveniente da attività illecite. Sotto esame ci sarebbero Sampdoria-Napoli, Napoli-Parma e Lecce-Napoli, ma ci sarebbero finite anche altre gare. Nei prossimi giorni sono attesi sviluppi importantissimi. (…)

E poi c’è l’inchiesta di Cremona. Nel mirino degli agenti della Squadra mobile di Cremona e dello Sco, il Servizio centrale operativo, ci sono infatti anche due partite della Lazio del campionato 2010/11. Sono Lecce-Lazio 2-4 del 14 maggio 2011 e Lazio-Genoa 4-2 del 22 maggio 2011. Tra il 12 e il 13 aprile ascolterà Dainelli e Milanetto del Genoa. Più Mauri e Brocchi della Lazio. Gli investigatori si sono concentrati su Lecce-Lazio dopo l’interrogatorio il 22 marzo dell’ex difensore del club pugliese, Stefano Ferrario, e quello del portiere giallorosso Massimiliano Benassi. Il primo aveva frequentato Alessandro Zamperini, personaggio chiave del filone d’indagine, qualche giorno prima della gara con la Lazio. Il secondo era stato tirato in ballo proprio da Gervasoni, che lo aveva accusato di essere uno dei «giocatori del Lecce corrotto dagli “zingari” per combinare la partita». Stando ad alcuni stralci di un rapporto di polizia «Ilievski il giorno di Lazio-Genoa si trovava presso il campo di allenamento di Formello. Dall’esame delle utenze in uso a Zamperini si desume che i due si sono incontrati attorno alle 12.10 a Roma. A partire dalle 12.42 entrambi interessano la stessa cella di Formello, peraltro in orario in cui Ilievski contatta più volte il capo dell’organizzazione Tan Seet Eng». La loro presenza confermerebbe le dichiarazioni di Gervasoni che a propostito di Mauri racconta: «Gegic mi disse che tramite Zamperini, lui e gli slavi si misero in contatto con Mauri della Lazio per manipolare Lazio- Genoa. Avuto questo contatto con Mauri furono corrotti sei o sette giocatori del Lecce, tra i quali Benassi e Rosati». «Mauri e Brocchi rientrano nell’ambito dell’accertamento di responsabilità altrui, non c’è nessun procedimento nei confronti della Lazio», ha assicurato l’avvocato della Lazio, Gian Michele Gentile.

Stella Dibenedetto – www.calciomercatonews.com

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