Morte Morosini, sta per nascere il Pronto Soccorso in campo

MORTE MOROSINI FIGC PRONTO SOCCORSO IN CAMPO – La morte di Pier Mario Morosini ha fatto capire quanto debba essere fondamentale e tempestivo l’intervento per cercare di salvare la vita di qualsiasi sportivo in questi casi. La Federazione sta per far nascere il pronto soccorso in campo e viene spiegato il funzionamento all’Ansa dal presidente della Federazione Medico Sportiva Maurizio Casasco: “La formazione è già stata completata. Quella del pronto soccorso sportivo è una specializzazione ulteriore che serve per la gestione dell’emergenza. È un’attività a 360 gradi che comprende la parte cardiologica, ma non solo quella. Sono coinvolti tutti gli apparati di intervento durante la gestione di una gara sportiva. E nel calcio riguarda anche l’organizzazione dell’impianto: non è importante solo un mezzo dei vigili del fuoco di intralcio all’ambulanza, devo sapere se quanti e dove piazzare i defibrillatori, in campo e negli spogliatoi. È uno strumento importante ma è a valle. La cosa più importante è lo screening poi la formazione nella rianimazione. Se c’è un problema cerebrale il defibrillatore non serve a niente. Senza parlare dei casi di traumi, come fu ad esempio anni fa l’incidente di Antognoni. Siamo a disposizione del ministro Gnudi per ogni chiarimento, insieme con il Coni. Se servirà, metteremo a disposizione la nostra esperienza a livello istituzionale. Non sono i cardiologi a rilasciare l’idoneità sportiva. Ognuno ha la sua competenza, per questo genere di cose il riferimento corretto è solo la medicina sportiva. Quello di Morosini è il primo caso dopo quello di Curi. Sono passati tanti anni e non è accaduto niente, la percentuale delle morti improvvise da noi è bassissima, all’estero l’incidenza è enormemente superiore. Anche nella medicina del lavoro, anche quella preventiva, capitano casi come quelli di Bovolenta o Morosini.”.

Matteo Raimondi – www.calciomercatonews.com

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