Calcioscommesse, la parola a Conte: Ho subito un’infamia, il patteggiamento è un ricatto, cosa denuncio se non ho visto niente?!

CALCIOSCOMMESSE – Conferenza stampa rovente di Antonio Conte in seguito alla conferma della sospensione di 10 mesi per la vicenda calcioscommesse. Ecco le sue dichiarazioni principali: “Novara-Siena, sono sette mesi che sono su tutti i giornali. Su tutte le tv. Sette mesi in cui la mia faccia viene accostata alle scommesse. Non ho mai giocato in vita mia e durante quel Novara-Siena avrei detto, in una riunione tecnica, che avrei parlato di un pareggio. Il signor Pippo (Carobbio) è per la Procura un bugiardo, non credibile. Quando dalla procura federale viene definito ‘altamente credibile’. Conte invece no. La credibilità uno la costrusice con la sua carriera. Voi conoscete i metodi della Procura Federale? Agghiacciante quello che hanno detto Paoloni e Lucatelli: ‘Non hanno sentito quello che volevano’. Il patteggiamento è un ricatto! Che purtroppo viene richiesto dai nostri avvocati. Io innocente devo rincorrere il patteggiamento? Omessa denuncia: avrei dovuto denunciare se avessi visto qualcosa. Ma cosa ho omesso se non ho visto niente? Vi dico, dopo questa vicenda (sorride) inizio ad avere il timore di andare dentro allo spogliatoio e di mandare qualcuno in tribuna. Hanno creduto ad uno che per tre anni si è venduto le partite! Devo andare nello spogliatoio con una telecamerina? E’ assurdo tutto quello che mi è successo. Il popolo juventino devono sapere quello che mi hanno fatto e quello che mi stanno facendo. E’ una vergona. Oggi è finita ma con loro. Per fortuna c’è un altro appello. Ho subito un’infamia, io che devo trasmettere valori positivi alla mia squadra al mio spogliatoio. Sono antipatico perché vinco? Se do fastidio non è un problema mio”.

La redazione di Calciomercatonews.com

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