Calciomercato Inter, Cerruti: Cassano non mi ha stupito, pensa solo ai soldi, un talento sprecato!

CALCIOMERCATO INTER CERRUTI CASSANO – Ai microfoni di Sportal.it, il giornalista della Gazzetta dello Sport, Alberto Cerruti, ha così parlato della lite Stramaccioni-Cassano: “Conoscendo Cassano, la cosa non mi ha sorpreso affatto. L’unica cosa che mi ha veramente colpito sono stati i tempi. Il viaggio di nozze con l’Inter si è concluso prima del previsto. Lo ricorderemo come un talento sprecato, che non ha mai vinto nulla dato che anche nell’annata dello scudetto conquistato con il Milan non era riuscito a incidere veramente. Ha litigato con tutti gli allenatori, a cominciare da Capello. E’ una costante: Cassano il primo periodo lo adori, il secondo lo sopporti e il terzo ci litighi. Il Milan l’aveva dato via per disperazione: è uno che fa casini ovunque. Anche Prandelli, che all’Europeo ha potuto vedere come si comporta, non l’ha più voluto. Lui pensa solo alla partita e ai soldi. Fa vita isolata e ha un sacco di richieste. Con Garrone ha litigato perché non voleva andare a ritirare un premio a Sestri Levante, con il Milan è stato l’unico assente in occasione della festa per i 25 anni di presidenza Berlusconi e con Galliani ha litigato per una questione di soldi, appunto. Tutto ciò che è al di fuori di lui, non gli interessa. E il bello è che di tutto ciò che fa ne esce solo una piccolissima percentuale: nessuno vuole mai dire quello che veramente accade. Non so se l’avventura di Cassano in neroazzurro sia finita o meno perché all’Inter può sempre succedere di tutto. Qualcuno che abbocca lo trova sempre: anche Stramaccioni aveva abboccato. Lui sogna di andare a Genova perché la mamma vive lì: di certo alla Samp non può tornare, non è da escludersi che un giorno possa indossare la maglia del Genoa. Potrebbe finire anche al Napoli o al Bari, anche se quest’ultima opzione mi sembra molto più improbabile. E’ in parabola discendente e non si allena a dovere. Quando tutti dicevano che era cambiato erano solo fregnacce. Non è un professionista serio e non è nemmeno un po’ riconoscente: il Milan gli aveva salvato la carriera e la vita e lui, invece, ha subito pensato ai soldi e al rinnovo. Non si fa così”.

Mauro Piro – www.calciomercatonews.com

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