Nazionale, Prandelli difende le proprie scelte: chiamo i migliori. E su Totti…

Prandelli News Nazionale- Cesare Prandelli ha rilasciato alcune dichiarazioni interessanti in vista della gara della nazionale con il Brasile: “Cerci ha delle buone qualità che anche grazie a Ventura ha messo in mostra e sta mettendo in mostra con certa continuità in questa stagione. Ha una bella progressione ed un buon tiro, lo abbiamo monitorato nell’ottica di poter utilizzare due attaccanti esterni. Riesce bene ad avere continuità nel corso di una partita. Mancanza di esterni? Non voglio abbandonare l’idea del nostro centrocampo di qualità. Chiamo troppi giocatori di Juventus e Milan? Non vedo calciatori più forti rispetto a quelli che sono qui in questo momento. Pazzini? Sta facendo molto bene e monitoriamo pure lui come abbiamo fatto con Gilardino. Non ci sono solamente tanti juventini, ma anche molti rappresentanti del Milan. Mi piace lavorare su un blocco di giocatori che già si conoscono, ci possono essere dei vantaggi anche a livello di spirito di squadra. Non credo affatto che i giocatori bianconeri si risparmino in vista della Confederations Cup. Totti? Sta dimostrando di avere una condizione fisica incredibile. Dovessimo arrivare ai mondiali e dovesse stare così anche nella prossima stagione sarà impossibile non prenderlo in considerazione. Stesso discorso varrà anche per Cassano e Di Natale. El Shaarawy in crisi? Lui e Balotelli rappresentano una coppia che ha solo bisogno di tempo per crescere ancora di più, si completano alla perfezione secondo me. Nelle partite con Brasile e Malta non ho intenzione di provare nulla di particolare, voglio utilizzare entrambe le gare per poter fare bene a livello risultato. Quando giochi contro una squadra di blasone come il Brasile non ti puoi permettere di fare esperimenti. Purtroppo c’è poca euforia attorno a questo appuntamento amichevole, ma in Italia c’è da sempre una cultura diversa, non si riesce a vivere con piena gioia l’evento sportivo. In futuro non credo di tornare in serie A. Non mi piace l’atmosfera che c’è in Serie A. E’ chiaro che bisogna esultare per le vittorie, ma si deve avere sempre rispetto per gli avversari. Negli altri paesi non ci sono nè violenza e nè razzismo come qui in Italia. C’è troppa provocazione e troppa esasperazione“.

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