Calciomercato Inter, Stramaccioni ripercorre la via crucis nerazzurri: ecco le tappe

CALCIOMERCATO INTER STRAMACCIONI – Il 26 marzo 2012, Massimo Moratti scelse come nuova allenatore dell’Inter Andrea Stramaccioni, puntando su di lui nonostante il parere contratio di Branca e Ausilio. Una sua decisione così come lo è l’arrivo di Walter Mazzarri. In queste ore, Andrea Stramaccioni sta ripercorrende le tappe della sua via crucis nerazzurri cercando di analizzare gli errori della sua gestione.

PRIMA STAZIONE: CAMBIASSO – Già alla seconda giornata di campionato, Cambiasso resta fuori e ci resta male. In un successivo scontro alla Pinetica, Zanetti si metterà contro Cambiasso invitando Stramaccioni a prendere le proprie decisioni senza guardare in faccia nessuno. Stramaccioni ha sempre considerato Zanetti i suo primo alleato fino all’esonero quando ha capito di essere stato abbandonato anche dai senatori. Da Zanetti, Cambiasso e Cassano nessun cenno solidale nei suoi confronti.

SECONDA STAZIONE: SNEIJDER – La cessione di Sneijder è un colpo al cuore per Stramaccioni che perde il suo miglior uomo perchè guadagna troppo (Cambiasso, però, con  4,8 milioni, resta). Per l’allenatore è una vera mazzata.

TERZA STAZIONE: MILITO – L’argentino è il suo miglior uomo in attacco. Con Milito ha espugnato lo Juventus Stadium e ha battuto Mazzarri. Dopo aver perso anche Palacio, deve accontentarsi di Rocchi e Samuel centravanti anche perchè gli cedono anche Livaja. Unico buon regalo dal mercato: Kovacic.

QUARTA STAZIONE: INFORTUNI – Sull’Inter si abbatte una vera epidemia d’infortuni. Stiramenti di 2˚ grado come ciliegie: uno tira l’altro. Alvarez finisce l’allenamento senza problemi, ma non sale sul pullman per Genova (Samp), Nagatomo non si è mai visto e Palacio torna solo all’ultima giornata. Una marea d’infortuni che convincono Moratti che qualcosa non va. Difficile non fallire con 16 giocatori nuovi.

QUINTA STAZIONE: CASSANO – L’idillio tra il fantasista e il tecnico si guasta a gennaio. Cassano capisce che la sua avventura in nerazzurro potrebbe finire presto perchè Stramaccioni ha in mente una squadra giovane. FantAntonio si turba e in spogliatoio parla sempre più spesso di Mazzarri con cui condivide l’aente, Giuseppe Bozzo. Bozzo si è offerto per assistere Stramaccioni. All’Inter, da quest’estate lavora. Marco Fassone, d.g. arrivato dal Napoli. Mazzarri è un’onda lunga montata mesi fa. Stramaccioni lo sa.

SESTA STAZIONE: ARBITRI – Se per le lamentele di Juventus ed Inter hanno sempre messo la faccia Marotta e Galliani, per l’Inter, invece, ha parlato sempre e solo Stramaccioni.

In coda a questa via crucis, Stramaccioni si presenta da Moratti e gli detta la ricetta: più qualità e giovani in squadra, staff fidato, dirigenti più presenti e solidi. Cioè: «Pres, mi cambi tutto attorno. Al resto ci penso io». E invece il pres ha cambiato lui. «Per preservarlo». Oggi, Andrea Stramaccioni, a 37 anni, si sente come quando ne aveva 15, con tre legamenti rotti e un sogno a pezzi. E’ forte, però, e avrà la forza di ricominciare.

Stella Dibenedetto – www.calciomercatonews.com

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