Gattuso: al Milan con Ancelotti mi sentivo a casa, al Sion non hanno ripagato mio impegno


CALCIOMERCATO MILAN GATTUSO SION – Intervistato da Ticino Online, Gennaro Gattuso si è raccontato a 360 gradi con la consueta schiettezza. “Il tecnico a cui sono più legato? Se dovessi fare un nome direi Ancelotti, al Milan era come un papà, se in settimana c’era qualcuno che aveva un problema con la moglie o aveva fatto qualche stronzata in giro, ci accoglieva nel suo ufficio, ci dava una pacca sulle spalle e ci diceva di non allenarci e risolvere i problemi. Al Milan per me era come un sogno, ero rossonero fin da bambino, in campo mi sentivo capitano ma anche il capo ultras, quella maglia me la sentivo addosso e ancora oggi quando vedo Milan Channel mi emoziono, per questo sono avvelenato con il Sion, là avrei voluto lasciare qualcosa di importante, ma non è stato possibile, solo chi ha vissuto quell’ambiente sa cosa ci hanno fatto passare, per quanto riguarda avvenimenti negativi della mia carriera, ricordo l’aggressione a Joe Jordan e la canzoncina contro Leonardo, cose fatte in momenti di poca lucidità, ma ciò non toglie che ho fatto una figura di merda, una stronzata”. Per concludere, si parla anche del Sion: “Uno deve essere uomo fino in fondo, venendo qua ho azzerato tutto il mio passato e ho lavorato di più di quanto avessi fatto al Milan, tanto che mia moglie mi ha pure rinfacciato questa cosa, ma dall’altra parte non ho visto ricambiato lo stesso impegno e poi me l’hanno fatta pagare a me e al mio staff, per quanto riguarda il calcio in Svizzera è diverso dall’Italia, è un calcio molto fisico e si preferisce dare spazio ai giovani, ci sono molti 92/93 in campo”.

Paolo Bardelli – calciomercatonews.com

Impostazioni privacy